Ecco perché quello di Lara Colturi sarà un esordio storico
Domani mattina Lara Colturi, italianissima figlia della campionessa olimpica di superG del 2002 Daniela Ceccarelli, esordirà a Soelden in Coppa del Mondo a 15 anni e 341 giorni difendendo i colori dell’Albania. O meglio, dovrebbe esordire, viste le pessime condizioni meteo previste sul ghiacciaio del Rettenbach.
Se ne sono dette tante sulla scelta di cambiare nazionalità agonistica da parte di questa ragazza, e non vogliamo entrare ulteriormente nel merito della questione. Se ne sono dette anche tante, e tutte a sproposito, sul suo esordio che sarebbe da record di precocità: prima qualcuno ha detto che sarà la più giovane di sempre a esordire in Coppa del Mondo, il che non è vero perché, per esempio, la tedesca Regine Moesenlechner arrivò settima in uno slalom a Garmisch nel 1975 prima di compiere 14 anni, ma ci sono state anche delle ragazze che sono salite sul podio a un’età più giovane di quella di Lara, come per esempio la leggendaria Annemarie Proell, seconda nella discesa di St. Gervais del 1969 due mesi e due giorni prima di compiere 16 anni. Poi, per correggere il tiro, hanno detto, e la cosa è stata ripresa da altri media, che sarà la più giovane dell’era moderna a esordire in Coppa del Mondo. A parte che bisognerebbe capire che cosa si intende per “era moderna”, o “storia moderna”, o “epoca recente” della Coppa del Mondo, ma se in questo ipotetico periodo, evidentemente successivo a un altrettanto ipotetico “medioevo” sciistico, è compreso il 2002, non è vero neanche questo, poiché giusto vent’anni fa e guarda caso proprio a Soelden, esordiva in Coppa a 15 anni e 303 giorni, cioè 38 giorni più giovane di Lara, la croata Ana Jelusic, come ha perfettamente spiegato Matteo Pavesi su Fantaski.
Quello che invece ancora non è stato detto è che Lara sarà la prima ragazza a gareggiare in Coppa del Mondo difendendo i colori dell’Albania. La nazione balcanica, che ha come sport nazionale il calcio ma dove hanno molto seguito anche pallavolo e basket, in generale non ha una grande tradizione sportiva: basti pensare che il comitato olimpico nazionale è stato fondato nel 1958 e riconosciuto dal CIO l’anno successivo, e atleti che difendono i colori della doppia aquila partecipano costantemente ai Giochi olimpici estivi dal 1992, dopo una fugace apparizione nel 1972, e a quelli invernali solo dal 2006, e non hanno mai vinto neanche una medaglia. Venendo allo sci alpino, sette uomini hanno partecipato ad almeno un’edizione dei campionati del mondo e due hanno fatto la loro apparizione alle Olimpiadi, mentre solo due donne si sono cimentate ai Mondiali, Suela Mehilli, che vanta tre apparizioni iridate dal 2015 al 2019 e due olimpiche nel 2014 e nel 2018 e come miglior risultato ha un cinquantatreesimo posto in gigante a PyeongChang, e Chiara Di Camillo.
Per quanto riguarda la Coppa del Mondo, e di questo ne abbiamo avuto conferma dalla federsci albanese, un solo atleta vi ha partecipato tra uomini e donne: si chiama Erjon Tola, che oltre a cinque edizioni dei Mondiali dal 2013 al 2021 (l’anno scorso è stato ventinovesimo in slalom) e a tre dei Giochi olimpici (2006, 2010 e 2018), ha preso parte a 13 gare di Coppa del Mondo, comprese tra il gigante di Kranjska Gora del 9 marzo 2013 e lo slalom di Madonna di Campiglio del 22 dicembre 2016, 7 tra le porte larghe e 6 tra quelle strette, ma purtroppo per lui, tra 10 non qualificazioni, due ritiri e una squalifica, non è mai riuscito a essere al cancelletto di partenza di una seconda manche, mentre a Mondiali e a Olimpiadi ce l’ha fatta perché a questi eventi non c’è, secondo noi giustamente, l’accesso limitato ai primi trenta atleti, come del resto accadeva anche in Coppa del Mondo fino a circa metà degli anni ottanta.
Quello di Lara Colturi sul Rettenbach quindi, per l’Albania, sarà un esordio davvero storico, e anche se domani non si riuscisse a gareggiare il suo record di prima atleta “albanese” in Coppa del Mondo e se riuscirà a mantenere le aspettative che ricadono ormai da anni su di lei dopo che ha letteralmente dominato la concorrenza nelle gare giovanili, ma anche per essere la figlia della campionessa olimpica di superG 2002 Daniela Ceccarelli, la ragazza piemontese potrebbe rappresentare davvero una svolta epocale non solo per lo sci della sua nuova nazione agonistica ma per tutto il movimento sportivo albanese.
MV
Foto: Instagram Lara Colturi