Dominio azzurro nella seconda discesa di Crans-Montana: prima Bassino, seconda Brignone!
Come per incanto nella seconda discesa femminile di Coppa del Mondo di Crans-Montana lo squadrone azzurro torna a dominare anche se non c’è Sofia Goggia. A trionfare è Marta Bassino con 54 centesimi di vantaggio su Federica Brignone, quinta Laura Pirovano a 1”24: solo Lara Gut, terza a 1”11, sempre più lanciata verso la conquista della sua seconda Coppa del Mondo e passata in testa alla classifica di specialità sorpassando Goggia, e la straordinaria bosniaca Elvedina Muzaferija, quarta a 1”22 col numero 28, negano la tripletta alle azzurre.
Le avvisaglie che Marta, ieri quinta con un pettorale, il 21, non ceto favorevole, potesse fare oggi una grande gara col numero 3 c’erano tutte ma la 27enne cuneese di Borgo San Dalmazzo ha superato tutte le più rosee aspettative. Per lei, che è la campionessa del mondo in carica di superG e che in Coppa aveva vinto solo in gigante, è il settimo trionfo in Coppa del Mondo e il secondo podio in discesa dopo la piazza d’onore di Bansko nel 2020, incredibilmente è il suo primo podio stagionale, il 29° totale in Coppa, infine, a dimostrazione dell’equilibrio pazzesco che c’è nella discesa femminile al netto degli infortuni, anche se molti non lo vogliono vedere, è la settima vincitrice diversa in sette discese stagionali, la nona su nove contando anche le ultime due dell’anno scorso.
Per Brignone la 25ª vittoria in Coppa non vuole arivare e nemmeno la prima in discesa, ma è il suo settimo podio nella specialità, il suo 64° totale in Coppa, il suo ottavo stagionale, mentre per Gut i podi totali stagionali sono 13, l’87° totale in Coppa, il 23° in discesa, tanti quanti l’altra leggenda ticinese Michela Figini. Sesta a un centesimo da una Pirovano una volta di più bravissima su questa pista dopo il quarto posto di ieri e a 3 dall’incredibile Muzaferija è l’austriaca Ariane Raedler che è l’nica delle top ten di un Wunderteam in giornata no, settima e ottava le norvegesi Ragnhild Mowinckel e Kajsa Vickhoff Lie, nona la francese Laura Gauche, decima la slovena Ilka Stuhec.
In casa Italia bravissima anche Teresa Runggaldier, 24enne figlia di Peter, grande esponente dellItaljet maschile degli anni novanta, che si piazza undicesima, oviamente miglior risultato della carriera. Così le altre azzurre: quindicesima Nicol Delago, trentaduesima Nadia Delago, trentasettesima Sara Thaler, quarantatreesima Vicky Bernardi. Domani il superG. Di seguito le dichiarazioni delle azzurre tratte da fisi.org.
Marta Bassino: “Non mi aspettavo di vincere in discesa, ma ho sempre creduto nella velocità, sapevo di avere due buone discipline su cui puntare come gigante e superG, ma ero consapevole che anche in discesa avrei potuto dire la mia. È la mia prima vittoria in discesa: nel 2020 il secondo posto di Bansko era arrivato in condizioni più difficili, invece ho vinto su una pista da discesista, con tratti di scorrimento in cui ho spesso faticato. Il numero di partenza basso ha sicuramente aiutato ma sono davvero contenta perchè ci ho sempre creduto e lavorato: il mio momento infine è arrivato. È bello tornare in alto in una stagione in cui sono mancati i risultati importanti. Oggi ho fatto tutto nel modo giusto, facendo la differenza nel muro finale. Non è stato facile gestire gli scorsi mesi, ma mi sono data sempre pazienza, sapendo che sarebbe tornato tutto alla normalità”.
Federica Brignone: “Sono felice, ho fatto quello che potevo fare senza grossi errori come nelle ultime gare. Ho fatto quello che so fare: Marta è stata perfetta, ma sono orgogliosa di quello che ho fatto; peccato per Laura Pirovano, sarebbe stato bello salire in tre sul podio. Dobbiamo ringraziare i nostri allenatori che passano ore al video ogni pomeriggio per darci le migliori indicazioni. A noi piacciono le piste tecniche, oggi le condizioni erano migliori e abbiamo fatto la differenza. Battere una Gut in queste condizioni è davvero notevole”.
Laura Pirovano: “Sono contenta di essere ancora lì davanti; peccato che nel finale la neve ha mollato un po’ troppo; sapevo che c’era una porta un po’ rovinata e forse ho tenuto più del dovuto”.
Teresa Runggaldier: “Sono contentissima, non pensavo andasse così bene. Ho seguito in tv le gare di Bassino e Brignone e ho provato a mia volta a fare del mio meglio”.