Di notte di giorno Les 2 Alpes è diventata leggenda
LES 2 alps è diventata leggenda per lo sci estivo ma e’ da scoprire anche (soprattutto) in inverno. DALLE Famiglie ai giovani in cerca di adrenalina, qui tutti sono i benvenuti
Les 2 Alpes fa rima con sci. Estivo come è scolpito nell’immaginario di molti, visto che parliamo di uno dei ghiacciai storicamente preferiti dagli italiani, che qui hanno aperto attività commerciali, scuole sci e non solo… Anche nella bella stagione, c’è un attrezzato park, un buon numero di piste e le innumerevoli attività sportive di contorno sono innumerevoli e fanno da preludio a notti folli nei locali aperti fino a notte fonda. L’offerta per l’inverno della località transalpina non è – ovviamente – da meno, anzi. Siamo di fronte a una località sciistica internazionale, con 1.120.000 giornate di sci ogni inverno e 10 milioni di visitatori che si riversano sulle montagne di questa stazione che è la più nota (secondo i sondaggi) tra le località sciistiche francesi. Parliamo di una stazione di ski-total, alla francese, diremmo noi, nata dal nulla nel cuore dell’Oisanse, nel dipratimento dell’ Isère, nel 1XXX, tra i borghi di Venosc e Mont de Lans, dove un tempo c’erano solo verdi pascoli.
Un po’ di numeri: quanti giorni si scia e quanti turisti arrivano ve l’abbiamo già detto, ora parliamo della matematica più imporante, quella che fa la differenza per uno sciatore: 3600 metri di quota massima con 2300 metri di dislivello sciabili. Ovvero neve perfetta e garantita 360 giorni l’anno. Le piste… siete mai stati a San Siro? Ebbene, guardate il rettangolo di gioco, moltiplicatelo per 1000 e quella è superficie sciabile di Les 2 Alpes: 410 ettari di neve battuta a disposizione degli sciatori, un paradiso bianco. Ovviamente, con una tale estensione a disposizione, si trovano tracciati per ogni esigenza, ma con una caratteristica comune: più si sale, più i pendii sono dolci. Le piste sono suddivise in 5 settori: Mont de Lans (1300 metri), Vallée Blanche (2100 metri), Les Crêtes (2100 metri), la Fée (2600 metri ) e il ghiacciaio tra 2900 e 3600 metri. Ski total, d’altra parte, non significa solo che la stazione è nata dal nulla per lo sci, significa anche che le esigenze dello sciatore sono state pensate prima, e strutture e impianti realizzati di conseguenza; per questo il rientro sci ai piedi al proprio alloggio è garantito, e viceversa.
Attenzione alle esigenze di ogni tipo di sciatore significa sì avere un buon numero di piste facili per far muovere ai bambini i primi passi sugli sci, ma anche una varietà di tracciati tale da accompagnare i miglioramenti tecnici, con piste via via più impegnativi per mettere alla prova le proprie capacità. Ma anche un buon numero di piste “toste” (circa il 40% del totale) per permettere sciate avvincenti e un’esperienza pienamente appagante anche agli sciatori più tecnici e alla ricerca di adrenalina, che troveranno “pane per i loro denti” anche negli sterminati pendii dove praticare lo sci fuoripista o nelle 11 zone riservate al freestyle, tra park, half pipe e aree per lo slopestyle.
Tornando agli sciatori più compassati, novità della stagione è la “Slow Zone”, un’area a velocità moderata dove sciare con la massima tranquillità, senza la sensazione di pericolo che, soprattutto nelle giornate più affollate, capita talvolta di provare in pista. Dove si vedono i totem “Slow zone” (c’è la foto col cartello) significa che bisogna tirare il freno e godersi la giornata sulla neve, senza fretta, pensando alla sicurezza. E l’accento sulla sicurezza è testimoniato anche dalla maniacale attenzione dedicata alla quotidiana sistemazione e messa in sicurezza delle piste e dalla segnaletica omnipresente che indica i potenziali pericoli che si possono trovare sui tracciati. Un’attenzione che nasce anche sottolineando l’importanza dei gesti più semplici, come prendere la seggiovia. Per tutto l’inverno la Leus Alpes Loisirs, in collaborazione con la Esf (la scuola sci francese), organizza, un corso il cui nome farebbe sorridere molti: “come prendere una seggiovia”. Lo scopo è semplice: educare non solo al giusto comportamento in pista ma anche a come comportarsi in tutti gli altri momenti della propria giornata sulla neve. Dal salto più pauroso su un big air fino alla lezione per prendere la seggiovia. Dalle curve in powder alla Slow Zone. Questo è Les 2 Alps.
FREESTYLE LAND
Les 2 Alpes è una delle “legittime patrie” del freestyle che su questi pendii si pratica fin dai primi anni ’90. Nel 1993 è stato infatti costruito i primo snowpark e negli anni si sono succeduti vari eventi legati allo sci e allo snowboard. Oggi sparse per il comprensorio ci sono ben 11 zone dedicate al freestyle
A 3200 metri, sul ghiacciaio
HALF PIPE a norma Fis servito da uno skilift
ZONE SLIDE che permette ai principianti di scoprire il mondo del freestyle con canyon, cornici e vari ostacoli da percorrere tra 2900 m e 2600 m.
A 2600 metri, zona TOURA
EASY PARK: spazio per i primi passi: curve in rilievo, mini pipe, etc.
Una nuova zera dedicata ai principianti che ha preso il posto del vecchio boardercross
PARK AVENUE: spazio che simula l’ambiente urbano per il jibbing
SLOPESTYLE
WALL: un muero lungo 10 m e alto 6 m
BIG AIR per i salti più alti e temerari
BORDERCROSS, una pista modellata per scendere tra salti, paraboliche, etc.
A 2100 metri, zona CRESTE
KIDS PARK uno snowpark
A 1600 metri, zona FONDO PISTE– FRONTE NEVE
NUOVO SPAZIO SNOWPARK