Danilo Callegari: oltre il limite
Venerdì 8 marzo allo Chalet de l’Ange di Courmayeur l’esploratore Danilo Callegari ha presentato Antarctica Extreme, la sua ultima e incredibile avventura conclusasi a gennaio e durata 3 mesi.
Danilo aveva tre obiettivi: raggiungere il Polo Geografico in solitaria, scalare la montagna più alta dell’Antartide e buttarsi con il paracadute da 5000 metri. E ce l’ha fatta. Con Antarctica Extreme Danilo ha conquistato così il quarto obiettivo del suo 7Summits Solo Project, diventando il primo italiano nella storia a lanciarsi con il paracadute nei cieli d’Antartide. Un’impresa incredibile, che Callegari ha raccontato a Courmayeur, in concomitanza del weekend conclusivo del Jaguar Land Rover Winter Tour.
Durante la serata l’esploratore ha parlato del progetto 7 Summits Solo Project, che prevede la scalata delle sette vette più alte dei sette continenti con missioni che uniscono all’impresa alpinistica altre discipline estreme. Dopo aver messo le bandierine in Sudamerica, Europa e Africa, mentre in Italia ci si preparava all’arrivo del nuovo anno, Danilo raggiungeva la vetta del Monte Vinson a 4.897 metri. Questo dopo essere partito dai margini della banchisa di Weddell, con gli sci ai piedi, trainando una slitta del peso di circa 130 chili e percorrendo centinaia di chilometri, provando a raggiungere il Polo Sud Geografico in solitaria. Costretto a cambiare il piano originario a causa di condizioni climatiche proibitive, è comunque riuscito a portare a termine la sua impresa, lanciandosi con il paracadute nei cieli d’Antartide da una quota di 5.000 metri.
“Ho sempre vissuto rischiando, ma mai troppo. So anche essere prudente – ha raccontato Danilo -. Il momento in cui raggiungi la vetta di una montagna è sempre emozionante, ma quando questa vetta rappresenta il punto più alto di un intero continente, le emozioni si mescolano tra loro rendendo il momento straordinariamente unico”.