Crawford beffa Kilde per un centesimo: va al Canada l’oro mondiale nel superG maschile

Sulla pista Eclipse di Courchevel va in scena, nel superG maschile dei Mondiali di Courchevel-Méribel, la prima sorpresa, anche se relativa, di questa rassegna iridata. A vincere l’oro, sei anni dopo il connazionale Erik Guay che trionfò a St. Moritz nella stessa specialità è stato il canadese James Crawford, 25enne nativo di Toronto, che entra a far parte del club di quelli che hanno vinto un oro olimpico o mondiale senza aver mai vinto prima in Coppa del Mondo e che ha beffato con una parte finale straordinaria per un solo centesimo uno dei grandi favoriti della vigilia, il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, che si deve accontentare dell’argento. Il bronzo va al beniamino di casa Alexis Pinturault, staccato di 26 centesimi.

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Per Crawford, ma anche per Kilde, è la prima medaglia mondiale, il canadese in Coppa del Mondo era salito una sola volta sul podio in superG, secondo a Kvitfjell il 6 marzo dell’anno scorso, poi in discesa è stato terzo a Beaver Creek e secondo a Bormio, su due piste quindi molto tecniche, ma soprattutto è stato bronzo olimpico in combinata a Pechino 2022. Per Pinturault, reduce dal trionfo in combinata, è la settima medaglia iridata, che conferma il bronzo a Cortina d’Ampezzo nella stessa specialità. Continua invece la maledizione dei Mondiali per lo svizzero Marco Odermatt, quarto a 37 centesimi e ancora senza medaglie all’ottava gara iridata disputata in carriera.

Quinto dopo il bronzo in combinata l’austriaco Raphael Haaser, il migliore del Wunderteam, sesto l’altro austriaco Marco Schwarz che ha buttato via il podio con un errore gravissimo alla terzultima porta, settimo il norvegese Adrian Smiseth Sejersted, ottavo lo svizzero Loic Meillard, noni ex-aequo il canadese Brodie Seger e il tedesco Andreas Sander, undicesimo il terzo canadese, il figlio d’arte Jeffrey Read. Dodicesimo l’austriaco campione uscente della specialità Vincent Kriechmayr. Male gli azzurri: tredicesimo Mattia Casse, ventesimo Christof Innerhofer, ventiseiesimo Guglielmo Bosca, Dominik Paris è caduto nella parte centrale rimediando fortunatamente solo una contusione al gluteo destro. Domani per gli uomini ricominciano le prove della discesa.

Queste le dichiarazioni degli azzurri tratti da fisi.org.

Dominik Paris: “Era una gara da tutto o niente. Su di una pista così corta, bisognava rischiare il tutto per tutto oppure rimani indietro. Sono andato troppo cattivo su quel palo, volevo far velocità ma sono andato troppo stretto. Ho preso una bella botta sul fondoschiena, ma posso recuperare. Adesso vediamo come starò nel pomeriggio, in vista della prova di domani, poi decideremo cosa fare”.

Mattia Casse: “Un bel viatico per la discesa. Pista particolare, non facile andar forte e mollare gli sci. Mi sto adattando e vediamo i prossimi giorni con le due prove, per macinare informazioni per fare tutto bene da cima in fondo. Ho perso quei decimi nella parte centrale, e se vuoi vincere medaglia ai Mondiali devi fare bene tutta la pista. Piano piano sto crescendo, andando più avanti. La pista è bella, le condizioni di luce non danno troppo fastidio”.

Christof Innerhofer: “Mi sono sentito bene all’inizio, dove le pendenze sono meno ripide ed ero vicino. Poi sono entrato col piede destro sulla seconda lunga, dove c’erano molte ondulazioni e ho perso velocità. Poi ho sciato un po’ meglio prima dell’ultimo intermedio, ma da lì sono stato un po’ sporco e anche negli ultimi intermedi ho sciato meno bene, un po’ sporco”.

Guglielmo Bosca: “Sono partito bene, avevo un buon ritmo., Sapevo di dover attaccare nella giusta maniera e penso di averlo fatto bene fino a metà. Poi, purtroppo, dove c’era quella lunga ho tagliato troppo la linea e sono finito troppo fuori. Da lì in poi ero convinto di aver perso tanto tempo, e ho attaccato troppo andando fuori ritmo. Non è arrivato il risultato che speravo: peccato perché avevo un buon feeling con la pista e speravo in un risultato migliore. Sono molto dispiaciuto”.