Cortina 2021: la Svizzera domina, Kriechmayr fa la storia
Bene, bravo, bis!
La medaglia d’oro del superG, Vincent Kriechmayr ha saputo ripetersi anche in discesa, come solo Herman Maier a Vail nel 1999 e Bode Miller a Bormio nel 2005. “Herman è stato il mio idolo” ha detto il vincente che in Austria chiamano «Vince». “Maier è uno dei migliori sciatori di tutti i tempi, l’ho sempre ammirato, così come ammiro Bode Miller. Sono veramente felice di condividere questo primato con loro”. Se tanti si lamentavano della pista, in particolare della tracciatura della prima prova, poi corretta, gli Austriaci facevano spallucce. Il loro allenatore ha spiegato che non fa parte della loro mentalità, perché se si critica, tra staff e atleti, è come chiamarsi fuori gioco, perdere attenzione su ciò che conta: dare il massimo in ogni condizione.
Germania sugli allori
L’argento in superG dell’austriaco Baumann, escluso dalla formazione delle aquile e accasatosi con i tedeschi per la cittadinanza acquisita dalla moglie, con cui vive in Baviera, è stato sorprendente. Ma meno di quello di Kira Weidle, e quello di Andreas Sander nelle discese, entrambi veri outsider. Wolfgang Meyer, direttore dello sci alpino tedesco ha confermato che il risultato è storico, perché in velocità l’ultima medaglia maschile risale a Florian Eckert nel 2001 a St. Anton e nel femminile a Maria Hofl Riesch nel 2013 a Schladming.
La Svizzera guida il medagliere, l’Italia spera nelle ragazze
Cinque medaglie in quattro gare, con Corinne Suter e Lara Gut due volte a segno tra le donne e Beat Feuz bronzo in discesa, sono un bottino da nazione dominante, quale è la Svizzera dalla scorsa stagione. I rossocrociati hanno saputo sia supportare al meglio le loro eccellenze, con team dedicati praticamente a ogni campione, sia occuparsi della base, aprendo le porte alla nazionale a un numero altissimo di atleti, oltre novanta. Qualità e quantità hanno un costo, ma anche quando le cose girano bene, non è sempre facile investire e organizzarsi al meglio. Lo sa bene l’Austria, in crisi quasi totale in campo femminile e in gigante maschile.
Anche l’Italia, dove comunque lo sci non è sport nazionale come dai vicini, si interroga sulla propria situazione: il medagliere è a zero. Le punte, in assenza di Sofia Goggia, super vincente questa stagione ma infortunata prima dei Mondiali, hanno finora mancato il bersaglio.
Dominik Paris ha “sciato male nella parte tecnica” della discesa odierna dove partiva tra i favoriti. Federica Brignone e Marta Bassino hanno faticato nel superG, non proprio a loro agio su una pista da scivolatrici. Dietro le punte sembra esserci pochino. Laura Pirovano e l’infortunata Nicole Delago, sono le uniche ragazze a mostrare progressi interessanti, così come solo Alex Vinatzer tra i maschi, ha dimostrato di poter sfondare.
Combinate combinate
Potranno Brignone e Bassino rifarsi domani, in combinata? La concorrenza sarà feroce, tra Gisin, Shiffrin, Vlhova e Holdener, ma nella gara secca tutto può succedere.
Causa slittamento del programma le due combinate si disputeranno domani, alternando uomini e donne sulla stessa pista, essendo troppo complesso allestirne due. Stesso superG per maschi e femmine, dalla partenza all’arrivo, che sarà tracciato in collaborazione tra un allenatore sorteggiato delle donne e uno dei maschi, sulla pista Olympia delle Tofane.
Non proprio il massimo per il favorito numero uno, Alexis Pinturault, che rientra oggi dall’Austria dove fa base d’inverno, dopo qualche giorno di allenamento. Per il Francese sarebbe stato meglio tornare sulla pista Vertigine, dove è stato terzo in superG. Perde così il vantaggio ad esempio su un altro dei favoriti, l’austriaco Marco Schwarz, ma anche su Meillard, Hadalin, Aerni, Muffat-Jandet, Murisier, che al superG non avevano partecipato. Ma come detto, in una gara secca tutto può succedere.
Andrea Cappelletti