Corrado Macciò: “Il Governo ci ha dato un bonus, non sprechiamolo!”
Ci eravamo dati appuntamento a Skipass per scambiare quattro chiacchiere sulla prossima stagione invernale. Invece domenica scorsa è giunta la notizia dell’annullamento della fiera. Così lo abbiamo raggiunto telefonicamente. Corrado Macciò, presidente del Pool Sci Italia e Country Manager di Head, ci ha parlato del difficile momento e di come il mondo sci deve poter ripartire.
“Intanto – spiega Macciò – occorre che tutti, in qualsiasi momento e in qualsiasi posto, rispettino i protocolli e le indicazioni che ci danno. Sono infatti contrario a protagonismi e a ‘balzi’ in avanti di ogni tipo. Se saremo uniti e coerenti a fine novembre la stagione potrà ripartire. Con lo scorso Dpcm il Governo ci ha dato un bonus; in sintesi ha detto che se saremo in grado di proporre al Comitato Tecnico Scientifico un unico protocollo gli impianti potranno riaprire. Il tempo per farlo c’è, dunque occorre mettersi tutti al lavoro da subito”.
Entrando più nel dettaglio, su cosa bisogna lavorare?
“Lo sci è uno sport sicuro, si svolge all’aria aperta e si indossano casco, maschera, scaldacollo. Le criticità riguardano le code agli impianti e la capacità degli stessi. Bisogna lavorare per evitare che si formino assembramenti, ma non è certo una cosa impossibile. Le code vanno organizzate e gestite per far mantenere le distanze, come accade nella vita di tutti i giorni, fuori dai negozi e dai supermercati, mentre gli impianti potrebbero girare con una capienza limitata, diciamo un 70 per cento del normale. Riguardo alle casse, già da tempo si parla di abbonamenti on-line e di altri sistemi. E’ giunto il momento di dare un’accelerata alla cosa. Con i progressi fatti dalla tecnologia si può fare. Non stiamo parlando di andare sulla luna! Certo, l’apres-ski come era inteso fino allo scorso anno lo vedo difficile, così come gli assembramenti in bar e rifugi. Ma anche in questo caso devono valere le stesse regole. Non c’è differenza tra un bar o un ristorante di Milano e di Genova e uno di Cortina o di Madonna di Campiglio”.
Si parla anche di incentivare lo scialpinismo…
“Intanto non lo chiamerei scialpinismo, bensì skitouring. Occorre agevolare chi vuole salire con le pelli e scendere poi in pista. Adesso, la salita a lato dei tracciati battuti è quasi ovunque vietata per ragioni di sicurezza. Bisogna creare, ove possibile, dei corridoi delimitati entro i quali poter salire senza rischiare di venire in contatto con chi sta sciando. In questo modo si incentivano i tanti appassionati di questa disciplina”.
Quanto ci hanno danneggiato le immagini di Cervinia di sabato scorso?
“Ormai non ha più senso parlarne, discutere se sono state strumentalizzate o meno, come sento dire da più parti. Ripeto. Il Governo ci ha dato un bonus per darci regole chiare e unitarie. Lavoriamo a testa bassa su questo obiettivo, che è raggiungibilissimo. Una volta sulla neve, infatti, lo sci è sicuro. Per il resto basta prendere spunto da norme che già esistono e applicarle nella maniera corretta”.