Coppa del Mondo femminile: Mikaela Shiffrin grande favorita
Dopo aver fatto ieri un quadro generale sulla Coppa del Mondo maschile, oggi facciamo lo stesso con quella femminile, che in ordine di tempo sarà la prima a inaugurare la nuova stagione agonistica poiché il gigante di Soelden riservato alle donne si disputerà sabato, 24 ore prima rispetto a quello maschile. Noi però abbiamo lasciato per seconda la presentazione della stagione femminile perché è quella che può dare le più concrete soddisfazioni all’Italia, anche se la favorita numero uno, adesso che sta bene sia fisicamente sia mentalmente, torna a essere Mikaela Shiffrin.
La 26enne fuoriclasse del Colorado andrà alla caccia della quarta sfera di cristallo assoluta, per ricominciare una serie di trionfi che si è interrotta due anni fa solo per la tragica morte di papà Jeff: se dimostrerà già sul Rettenbach di essere in palla non vediamo chi possa toglierle dalle mani il coppone, inoltre ha già “minacciato” di gareggiare ai Giochi di Pechino 2022 in tutte e cinque le specialità che metteranno in palio il titolo olimpico, e cioè discesa, superG, gigante, slalom e combinata, per mettere un sigillo da dominatrice sulla stagione che sta per iniziare. Con una Shiffrin al meglio, le altre, a meno di miracoli, non potranno che gareggiare per il secondo posto, a cominciare dalle duellanti dell’ultimo inverno, e cioè Petra Vlhova, alla fine vincitrice anche grazie alla cancellazione delle gare veloci delle finali di Lenzerheide, e Lara Gut.
E il nostro Trio Elite di fuoriclasse, che ormai di fatto è rimasto un Duo Elite più una separata in casa? Sofia Goggia e Marta Bassino, ma ovviamente anche Federica Brignone, potranno andare alla caccia delle coppe di specialità, ma sarà molto difficile che possano competere per la generale: forse potrebbe riuscirci solo una Brignone completamente a posto sia di fisico sia di testa, come ha detto di essere e come è stata due anni fa, quando ha saputo approfittare meglio di tutte le altre dell’assenza di Shiffrin nell’ultima parte della stagione, per giunta troncata dallo scoppio della pandemia.
Per il resto, Gut a parte, lo squadrone svizzero parte gravemente azzoppato in tutte le altre sue punte di diamante: Michelle Gisin, che per lunga parte della scorsa stagione ha lottato con Vlhova e Gut, in estate è stata colpita dalla mononucleosi, che le ha interrotto la preparazione per diverse settimane, e deciderà solo all’ultimo momento se gareggiare o no a Soelden, mentre Corinne Suter e Wendy Holdener sul Rettenbach non ci saranno proprio, causa infortuni, e c’è da sperare che vengano recuperate in fretta in modo tale che possano tornare in pista già a novembre.
Per quanto riguarda il Wunderteam austriaco, si attendono conferme da parte di Katharina Liensberger, miracolosa nella seconda parte dello scorso inverno, quando si è portata a casa due titoli mondiali in parallelo (ex-aequo con Bassino) e slalom, e c’è curiosità per il recupero di Nicole Schmidhofer dopo il terrificante incidente di Val d’Isère dello scorso dicembre. In particolare, le austriache della velocità sono attese a un ritorno ai vertici che storicamente occupano: col numero di nuove giovani interessanti che spuntano ogni anno c’è da scommettere che ci riusciranno presto, e vista la tripletta realizzata agli ultimi mondiali junior in superG il loro ritorno potrebbe non essere lontano. Ci saranno da seguire anche i progressi della slovena Meta Hrovat, fino a questo momento grande gigantista e buona slalomista, ma che è la terza possibile scommessa da vincere per Livio Magoni in chiave coppa generale dopo Tina Maze e Vlhova.
Le altre azzurre. Nella velocità, per una gradita protagonista che torna, Nicol Delago, purtroppo ce n’è un’altra che resterà ferma ai box fino all’anno prossimo, Laura Pirovano, e questo subito dopo che nella scorsa stagione la trentina aveva finalmente cominciato a operare un salto di qualità importante dopo due stagioni difficili a causa del primo, grave infortunio a Cortina d’Ampezzo nel 2018. Elena Curtoni e Francesca Marsaglia sono le solite sicurezze da prime 10-15, ma ovviamente speriamo in qualcosa di più, così come speriamo che in slalom la sfortuna lasci in pace le nostre giovani slalomiste: Marta Rossetti e Lara Della Mea torneranno dopo i rispettivi infortuni e se la schiena darà tregua a Martina Peterlini, la ragazza sarà in grado di fare ottime cose. A che livello, lo si vedrà, così come si vedrà a che livello saprà cominciare la sua prima vera stagione in Coppa del Mondo Sophie Mathiou, la campionessa del mondo junior delle porte strette.
Foto: Eva Weiss (Atomic Marketing)