Cancellati anche i superG di Lenzerheide!
Continua la farsa a Lenzerheide: anche i superG delle finali di Coppa del Mondo sono stati cancellati, stavolta a causa della nebbia.
Pertanto la coppa di specialità maschile va all’austriaco Vincent Kriechmayr, mentre quella femminile era già andata alla svizzera Lara Gut, che però con la cancellazione odierna perde ogni possibilità di contrastare la slovacca Petra Vlhova per la conquista della Coppa del Mondo generale, mentre anche per il suo connazionale Marco Odermatt si complica la possibilità di duellare col francese Alexis Pinturault.
Oltre al fatto del rigidissimo regolamento che non prevede cambiamenti di date per le gare delle finali in caso di cancellazione e che va immediatamente rivisto, è ormai chiaro a tutti che Lenzerheide è un posto totalmente inadeguato, meteorologicamente parlando perché invece sciisticamente la pista dedicata a Silvano Beltrametti è bellissima, a ospitare un evento come questo.
Con quelle di oggi sono dodici le gare cancellate nella località del Canton Grigioni nella storia delle finali di Coppa del Mondo. Per giunta domani, nella giornata prevista meteorologicamente meno brutta della settimana, è in calendario la gara a squadre, la gara più inutile di tutta la stagione.
Per l’Italia però c’è una nota lieta nella formazione: oltre a Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti e Nadia Delago, gareggerà anche l’esordiente Sophie Mathioou, 19enne valdostana di Gressan fresca campionessa del mondo juniores di slalom, titolo conquistato a Bansko 28 anni dopo Morena Gallizio, l’ultima italiana che ci era riuscita.
Ultima cosa: con le cancellazioni di oggi si accentua sempre di più lo squilibrio tra gare veloci e gare tecniche a favore di queste ultime, sempre che sabato e domenica si possano disputare. Questo squilibrio è stato una costante negli ultimi anni nel calendario di Coppa del Mondo, soprattutto maschile, soprattutto da quando Marcel Hirscher ha cominciato a vincere a ripetizione. Ma di questo parleremo più approfonditamente a fine stagione.
Foto: Ansa