Brignone terza nel superG di St. Anton, trionfa Macuga
Federica Brignone sale un’altra volta sul podio nel superG femminile di Sankt Anton am Arlberg ma stavolta non sul gradino più alto, perché poco dopo di lei la visibilità migliora e viene battura da Lauren Macuga e Stephanie Venier.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
A trionfare è la 22enne statunitense di Park City, che domina con il numero 17 precedendo di 68 centesimi l’austriaca, scesa col 15, Brignone invece è scesa col 7 ed è terza a 92 centesimi. Macuga, atleta in costante crescita, aveva come migliori risultati il quarto posto nella discesa di Beaver Creek del mese scorso e il quinto nel superG di Kvitfjell dello scorso marzo.
Era dal 12 gennaio 2013, nella discesa disputata proprio a St. Anton e vinta da Alice McKennis, che una statunitense che non fosse Lindsey Vonn o Mikaela Shiffrin non vinceva una gara di Coppa del Mondo. L’Austria è senza vittorie in questa specialità nella località del Tirolo ma Venier conquista il suo podio numero 12 in Coppa del Mondo, il sesto nella specialità, Fede invece è al 73° podio nel Circo Rosa, tanti quanti l’assente Petra Vlhova, il 21° in superG. La 40enne Lindsey Vonn quel podio lo sfiora piazzandosi quarta a 1”24: un ritorno clamoroso che forse nemmeno lei si aspettava in questi termini.
Quinta è la svizzera Lara Gut, sesta la tedesca Kira Weidle, settima la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, ottava la svizzera Corinne Suter. Dopo lo straordinario secondo posto nella discesa di ieri si conferma il grande talento svizzero Malorie Blanc, nona ex-aequo con l’austriaca Ricarda Haaser. Nella classifica di specialità Gut resta sola in testa perché Sofia Goggia, che la appaiava, è uscita ancora una volta, per fortuna senza cadere, mentre Brignone torna al comando della classifica generale.
Così le altre azzurre: tredicesima Elena Curtoni, quindicesima Laura Pirovano, trentacinquesima Nadia Delago, fuori Roberta Melesi, Vicky Bernardi, Nicol Delago e Sara Thaler. Martedì ci sarà lo slalom in notturna di Flachau prima del weekend della velocità a Cortina d’Ampezzo.
Federica Brignone: “Sono contenta del risultato, anche se non sono stata perfetta e sapevo di essere battibile. Oggi è stata una gara un po’ condizionata. Macuga ha fatto una gara pressochè perfetta mentre tutte le altre hanno fatto errori; per noi è stato un po’ più difficile, perchè per le prime a partire si vedeva davvero poco. Sotto gli sci non c’erano belle sensazioni, era difficile gestire le vibrazioni. A metà del tracciato sono andata un po’ lunga ma mi son detta che avrei dovuto fare la differenza nella parte finale e sono andata forte. Peccato che la visibilità è migliorata solo dopo. È stato un super weekend, amo davvero questa pista. Sono molto soddisfatta del mio atteggiamento, ero un po’ tesa in partenza poi mi sono sciolta scendendo e questa è un’ottima cosa. Dopo l’uscita di Kranjska Gora non avevo bisogno di dimostrare qualcosa agli altri, ma di voltare subito pagina come ho fatto qui a St. Anton e da subito riuscire a star bene e a viverla bene. Ci sono voluti un paio di giorni per recuperare, non tanto per la rabbia, quanto per la delusione di aver commesso un errore che sapevo fosse da evitare. Ero delussissima da me stessa, ma sono altrettanto contenta della mia reazione. Non voglio pensare troppo alla classifica, sto cercando di sciare al massimo gara dopo gara e ci sto abbastanza riuscendo ed ora vediamo quanto riuscirò a stare tranquilla e a preservare energie per la tappa di Cortina e poi Kromplatz. Ho un conto in sospeso con l’Olimpia delle Tofane e proverò a fare il massimo nel weekend di casa”.
Sofia Goggia: “Lo sci è una disciplina outdoor e ci sono tantissime variabili, quindi l’obiettivo è andare forte nelle condizioni che si trovano. Dal mio punto personale ho un po’ di rammarico, ma in sincerità non mi sono mai trovata perfettamente a mio agio in pista. Ho fatto un errore simile a quello di ieri, poi mi sono trovata lunga di linea e con la poca visibilità sono uscita. Le giovani stanno crescendo, ma noi vecchiette siamo sempre toste: bisogna solo concentrarsi su se stesse. Chiaramente sono dispiaciuta per queste due uscite, anni fa mi sarei arrabbiata molto. Oggi credo che la cosa più importante dopo quello che ho passato l’anno scorso è di sapere di poter essere al cancelletto nella prossima gara”.
Elena Curtoni: “Oggi è mancata un po’ di scioltezza nella prima parte, sono partita un po’ rigida e non ho trovato. La visibilità era meno buona, il terreno era molto mosso e vedendo poco è stato difficile gestire”.
Laura Pirovano: “Credo di essermi difesa bene nella prima parte, sotto ho fatto un errore tattico, sono entrata troppo diretta e mi sono ritrovata in ritardo di linea e a rischio uscita per molte curve”.
MV