Brignone seconda in rimonta nel gigante di Lienz, trionfa Shiffrin
Ancora una grande rimonta per Federica Brignone che dopo il quinto posto nella prima manche arriva seconda nel gigante femminile di Coppa del Mondo di Lienz facendo il miglior tempo parziale a soli 38 centesimi dalla trionfatrice Mikaela Shiffrin. Gradino più basso del podio a 45 centesimi per la svedese Sara Hector.
Per la fuoriclasse statunitense è il successo numero 92 in carriera in Coppa del Mondo, il 22 in gigante, il quarto stagionale, il primo in gigante, il quarto a Lienz, il secondo tra le porte larghe sulla pista Schlossberg dopo quello del 2019. Fede è al podio numero 62 in Coppa, il sesto stagionale, 33 in gigante contro i 42 di Shiffrin che la precede nella classifica generale di Coppa del Mondo di 163 punti mentre in quella di specialità l’azzurra scavalca di 35 lunghezze Gut, oggi sesta.
Terza a 45 centesimi Hector, al quattordicesimo podio in Coppa, tutti in gigante. Quarta a 63 centesimi la canadese Valerie Grenier, quinta l’austriaca Julia Scheib, al miglior risultato in carriera, due gradini meglio di Killington un mese fa, sesta, come detto, Gut, settima la slovacca Petra Vlhova, deludente diciottesima nella prima manche, nona la neozelandese Alice Robinson, decima la croata Zrinka Ljutic.
Tante le azzurre arrivate in zona punti, non accadeva da Squaw Valley il 10 marzo 2017: ottava Sofia Goggia, diciassettesima Roberta Melesi, qualificatasi per la seconda manche malgrado la perdita di un bastoncino nella prima, venticinquesime ex-aequo Elisa Platino e Asja Zenere, ventinovesima Lara Della Mea, per la prima volta a punti in gigante. Domani lo slalom.
Federica Brignone: “Sono molto felice, dopo la prima manche il podio mi sembrava irraggiungibile. Nella prima discesa mi sono fatta condizionare troppo dalle cadute delle apripista e di Marta Bassino. Così non sono riuscita a trovare il giusto feeling e ho fatto un erroraccio che ancora mi chiedo come abbia fatto a non uscire. Nella seconda ho cercato di attaccare e di trovare il miglior ritmo ed è andata bene, anche se confesso che al termine della manche non pensavo di poter risalire così tanto. Il pettorale rosso è importante, ma siamo solo a dicembre e conta chi lo indossa alla fine dell’ultima gara. Non credo che si sia un vero segreto dietro a questo mio stato di forma, penso sia un lavoro che prosegue negli anni, un lavoro di tanta gente che mi sta attorno. Un percorso di crescita anche mio personale, mentale: ogni anno è uno step in più. Ogni volta che esco da un periodo difficile imparo qualcosa e divento più forte”.
Sofia Goggia: “Penso di aver disputato una buona prima manche e una seconda solida. Mi manca ancora un po’ di continuità in gigante, ma la costanza di piazzamento nelle prime dieci è importante. Nel 2023 abbiamo regalato emozioni importanti, cercheremo di fare altrettanto anche nel 2024.