Brignone: “2 centesimi bruciano ma è un buon inizio”. Goggia: “Prima gara ed è subito cinema”
Tratte da fisi.org ecco le dichiarazioni di Federica Brignone, Marta Bassino, Sofia Goggia e Asja Zenere al termine del gigante femminile di apertura della Coppa del Mondo sul ghiacciaio del Rettenbach di Soelden.
Federica Brignone: “Due centesimi è chiaro che bruciano. Quello che mi fa più arrabbiare è la mia performance, non ho sciato come avrei potuto. Ma questo è lo sport e bisogna accettarlo. Sono contentissima di come ho iniziato la stagione, mentre lo scorso anno facevo molta fatica. “Gallina vecchia fa buon brodo”, ce lo siamo dette io e Lara sul podio e ci siamo fatte una risate. Io mi auguro che arrivino giovani forti, certo che la nostra generazione è davvero molto competitiva e stiamo sciando forte da tanti anni. La discesa per me non ha il significato del podio, ma mi sono preparata bene e Cervinia sarà una gara nuova per tutte e quindi potrebbero esserci opportunità interessanti. Io vado perché ci credo e vedremo i risultati”.
Marta Bassino: “Nella seconda manche ho trovato un più di fiducia ed è quello che mi manca in questo periodo. E’ comunque un buon punto di partenza. Essere fra le prime cinque mi fa piacere. Sarà comunque una bella stagione”.
Sofia Goggia: “Penso di essere partita con una base più solida nel gigante. Mi sono un po’ persa nella parte centrale del muro: cone tre decimi in meno la gara avrebbe avuto un sapore diverso”.
Sofia Goggia dopo la prima manche (ai microfoni di Raisport): “Partiamo alla prima gara ed è subito cinema. Mi è venuto in mente Tomba quando in una gara in America si sentì dire ‘stop’ da un guardaporta (in realtà fu l’addetto alla partenza, ndr) e fu costretto a tornare sopra e rifarla. È stata tosta, ho preso una bella randellata, mi sono qualificata partendo con il 44 invece che con il 32. Diciamo che io ho sempre un po’ di sfortuna con i guardaporte, mi era successo anche a St. Moritz“.
Asja Zenere: “Sono arrivata a Soelden non in forma, ma sono riuscita ad entrare fra le prime trenta al mondo e per me è un buon inizio. Ora aspettiamo le prossime”.