Azzurri lontani nel gigante dell’Alta Badia, vince Kristoffersen
Rimontando dal sesto posto della prima manche Henrik Kristoffersen vince il gigante mignon maschile di Coppa del Mondo dell’Alta Badia conquistando la sua ventesima vittoria in Coppa, quarta nella specialità, lui che è campione del mondo in carica tra le porte larghe, precedendo di 31 centesimi il francese Cyprien Sarrazin, che ha recuperato venti posizioni col miglior tempo di manche e che torna sul podio a tre anni dal successo nel gigante parallelo sulla parte finale della Gran Risa, dopo il quale ha quasi totalmente perso le ultime due stagioni a causa di una caterva di infortuni e problemi fisici.
Terzo a 39 centesimi lo sloveno Zan Kranjec, al suo quinto podio in Coppa e secondo stagionale e soprattutto dal rendimento sempre più convincente, straordinario quarto a 46 centesimi il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, che migliora il sesto posto ottenuto quasi due anni fa a Garmisch-Partenkirchen, quinto lo svizzero Marco Odermatt, secondo a metà gara, che purtroppo all’inizio della seconda manche ha subito una violentissima torsione al ginocchio e nel parterre d’arrivo si è accasciato in lacrime, per lui si teme un grave infortunio.
Miglior risultato in gigante anche per l’austriaco Marco Schwarz, sesto oggi e settimo lo scorso gennaio ad Adelboden, settimo e ottavo i due norvegesi Rasmus Windingstad e Lucas Braathen (per la prima volta quattro Norge si sono classificati tra i primi dieci di un gigante maschile di Coppa del Mondo), quest’ultimo, classe 2000, sesto a Soelden, ha recuperato ben 22 posizioni rispetto alla prima manche ed è finito ex-aequo col francese Alexis Pinturault, che di posizioni ne ha perse cinque, ancora peggio ha fatto il norvegese Leif Kristian Haugen, in testa a metà gara e undicesimo alla fine. Kristoffersen passa in testa sia alla classifica di gigante, nella quale scalza un irriconoscibile Tommy Ford, oggi ventesimo, con 23 punti su Kranjec sia a quella generale con 31 lunghezze sull’austriaco Vincent Kriechmayr e 47 su Pinturault.
Molto indietro i tre azzurri che si sono qualificati per la seconda manche: sedicesimo, dal non posto, Luca De Aliprandini, diciottesimo Riccardo Tonetti che ha invece rimontato dalla ventiseiesima piazza, ventottesimo Manfred Moelgg, fuori Hannes Zingerle che fallisce la seconda gara consecutiva in zona punti dopo il ventisettesimo posto di Beaver Creek. Per concludere, un episodio che macchia l’enorme lavoro degli organizzatori che hanno fatto miracoli per mandare in scena questa gara, malgrado fosse decapitata della parte alta e malgrado il maltempo: un addetto ai lavori sonnambulo (non troviamo altra parola più tenera per definirlo) ha attraversato la linea del traguardo proprio mentre arrivava il croato Filip Zubcic, che ha dovuto scartare sulla destra per non centrarlo in pieno e nonostante questo rischio enorme è riuscito ad arrivare decimo.
Ci chiediamo come sia ancora possibile che nel 2019, epoca in cui si sa tutto di tutti in tempo reale grazie alla tecnologia, possano accadere ancora questi episodi. Si è saputo poi che questo signore era il giudice d’arrivo, il quale è stato rispedito a casa all’istante dal responsabile FIS dello sci alpino maschile Markus Waldner.
Foto: Fisi Pentaphoto