Assosport: “Lo sport non è sacrificabile”
L’Associazione Nazionale dei Produttori di Articoli Sportivi (Assosport) invia un appello a Roma che suona come un allarme. “Qualunque attività – per chi con quella mette il pane in tavola – è essenziale. Nessun settore è superfluo, se tiene in vita intere famiglie”, ripetono dall’associazione.
“L’ultimatum del premier Conte agli operatori delle palestre lanciato domenica scorsa ha rappresentato una vera e propria mazzata, che è arrivata in un momento delicato – spiega Luca Bettini, presidente del gruppo Assofitness -. Per le imprese legate alle palestre, settembre e ottobre rappresentano in genere i mesi della raccolta dei nuovi ordini da parte degli operatori che riassortiscono o rinnovano il parco macchine, forti dei nuovi abbonamenti. Quest’anno il calo registrato dalle palestre in questi due mesi è stimato attorno al 30, 40% e l’eco delle ricadute economiche dell’ammanco si è avvertita forte e chiaro anche da noi. L’incertezza dovuta all’ultimatum si è sommata a una situazione già di per sé difficile. Gli scenari all’orizzonte sono preoccupanti. Per questo, ben vengano nuovi protocolli e ogni misura che tuteli la salute dei cittadini, che è prioritaria e che nessuno mette in discussione, purché siano inseriti all’interno di un disegno strategico che tuteli anche le attività produttive, interesse imprescindibile del sistema Paese”.
“Per le nostre aziende un nuovo lockdown sarebbe impossibile da sopportare – sottolinea il presidente designato di Assosport, Anna Ferrino, Amministratore delegato di Ferrino & C. Spa -. L’impatto sull’occupazione sarebbe uno tsunami. La politica ha davanti una sfida ardua: garantire la continuità delle attività economiche nella massima sicurezza. L’augurio per l’economia del nostro Paese è che ne esca vincitore”.