Andrea Colla: “Se si ferma lo sci, di riflesso si ferma tutto”
“Ciò che dà più fastidio è la totale incertezza. Capisco che non sia facile prendere decisioni in questo momento perché la situazione è fluida e bisogna vedere se la curva dei contagi calerà, ma intanto noi non sappiamo quello che ci aspetta – chi parla è Andrea Colla, direttore di Monterosa 2000 spa -. La situazione attuale è drammatica, specie per una vallata come la nostra, dove lavorano e vivono tutti di turismo. Bloccando lo sci, che è la forma principale di turismo in inverno – abbiamo due comprensori, Alagna e l’Alpe di Mera -, di riflesso si ferma tutto. Se mancano i turisti non lavora più l’agricoltore che vende ai turisti, non lavora più l’artigiano che fa lavori nelle seconde case. È vero che puntiamo anche sulle attività extra sci – mountain bike, pesca, trekking in estate, ciaspole e scialpinismo – ma il lavoro c’è dove c’è lo sci e la gente va ad abitare dove c’è lavoro. In Alta Valsesia, dove ci sono gli impianti, ci vivono 3000 persone, tra le valli laterali, invece, quella più popolata conta solo 200 abitanti”.
“È vero che il governo sta ragionando sui ristori – continua Colla -, ma la cosa più logica sarebbe far ripartire la stagione. Noi come società saremmo comunque in perdita visto che comunque dovremmo aprire a regime ridotto, e cioè con capienza al 50%, un numero limitato di accesso agli impianti oltre a un lavoro oneroso che comporta controlli continui per far rispettare le misure di sicurezza. Per lo Stato, però, sarebbe più facile dare dei sostegni a una singola società, che tra l’altro muove tutta un’economia che sta dietro, piuttosto che dover poi “ristorare” tutti. La perdita dovuta alla chiusura a Natale è del 45%, se poi a gennaio si apre a regime ridotto la perdita è comunque del 70% del fatturato. Ma non è solo questo, va considerato tutto l’indotto, che è di dieci, quindici volte tanto”.
“Tra le misure prese, oltre a quelle generali in fatto di sicurezza, abbiamo attivo quest’inverno un piccolo centro medico dove è possibile sottoporsi al test: sono già stati messi a disposizione 2000 tamponi rapidi per fare uno screening a tutti gli abitanti e una parte verrà tenuta da parte per metterla a disposizione dei turisti in caso di bisogno. Per quanto riguarda gli skipass, ci è sembrato giusto mantenere le tariffe invariate rispetto allo scorso anno, poi abbiamo previsto una riduzione per chi aveva già fatto lo stagionale l’inverno scorso e lo volesse rifare, tenendo conto anche di eventuali altre chiusure”, conclude Colla.
Chiara Todesco