Altro trionfo di Federica Brignone nel gigante di Are
La seconda manche del gigante femminile di Coppa del Mondo di Are è stata disputata con partenza leggermente abbassata a causa del vento e del fondo della pista rovinata ma quando si comincia il vento è cessato e anche la nevicata mattutina, anzi, c’è addirittura un pallido sole che mano a mano diventa sempre più splendente, così come splendente è stata la gara di Federica Brignone, che ha trionfato rimontando dalla terza posizine col miglior tempo parziale e ha battuto per 33 centesimi Sara Hector, che a metà gara la precedeva di 1”16, e di 40 centesimi Lara Gut, negando alla svizzera la matematica conquista della coppa di specialità avvicinandosi a 95 punti di distacco a una gara dalla fine, e facendosi sotto nella classifica generale di Coppa del Mondo, nella quale è distante 286 lunghezze.
Per la fuoriclasse valdostana è la vittoria numero 26 in Coppa del Mondo, tante quante Michela Figini e Tina Maze, la quinta stagionale tante quante ne aveva raccolte quattro anni fa quando si era portata a casa la generale, l’undicesima in gigante, tante quante Anja Paerson e Anna Fenninger, la terza stagionale tra le porte larghe, il podio numero 67, l’undicesimo stagionale e anche qui eguaglia il suo record personale del 2020 e si porta a due lunghezze da quello italiano assoluto di 13 di Sofia Goggia nel 2016-2017, il 35° totale in Coppa tra le porte larghe, uno in più di Viktoria Rebensburg e uno in meno di Tessa Worley ed eguaglia la francese nei piazzamenti totali tra le prime dieci nella specialità, 81! Infine è a soli 10 punti dal suo record personale di punti in Coppa, 1368 contro 1378 della magica stagione 2019-2020.
Per Hector è il diciottesimo podio in Coppa, il diciassettesimo in gigante, il quinto stagionale, quattro tra le porte larghe, per Gut i podi totali in Coppa sono 90, 16 stagionali, 25 totali in gigante, uno in più delle connazionali Sonja Nef e Lise-Marie Morerod, 7 su 10 gare stagionali. Quarta a 1”47 Marta Bassino, al suo miglior risultato stagionale nella specialità, quinta per la quarta volta in stagione la norvegese Thea Louise Stjernesund, sesta l’austriaca Julia Scheib, settima la francese Clara Direz, ottava la norvegese Mina Fuerst Holtmann, nona l’austriaca Franziska Gritsch, decima la statunitense Paula Moltzan davanti alla connazionale A.J. Hurt. Così le altre azzurre: ventitreesima Roberta Melesi, venticinquesima Asja Zenere, ventinovesima Elisa Platino, nessuna di loro tre andrà alla gara delle finali di Saalbach-Hinterglemm, dove i nostri colori saranno difesi solo da Brignone e Bassino. Ci andrà invece, per i colori dell’Albania, l’italianissima Lara Colturi, oggi dicianovesima. Domani lo slalom, nel quale sarà ancora in pista Brignone e nel quale rientrerà finalmente alle gare, dopo la paurosa caduta di Cortina d’Ampezzo, Mikaela Shiffrin.
“Nella prima manche non ero così contenta perché non avevo grande fiducia – ha detto Brignone a fisi.org -. Mi sono detta che avrei dovuto fare l’impossibile nella seconda, questa pista mi piace. Sono stata fortunata perché non mi sentivo bene nella prima parte che poi è stata tolta e questo mi ha favorito tanto perché quel tratto aveva neve aggressiva, ma avevo fiducia di rimontare e così è stato. Ho provato a fare il massimo, sono entrata in ritmo, ho spinto e mi è venuto tutto bene, non pensavo di farlo così bene! Sono scesa senza timore di uscire, ma soltanto a spingere porta dopo porta. Vincere qui era un obiettivo, sono orgogliosa di quanto sto facendo, siamo un gruppo fantastico, il clima in squadra è bello e anche con gli allenatori stiamo facendo un grande lavoro. Adesso mi lancio in slalom con il solo intento di divertirmi”.