Alice Robinson: cose dell’altro mondo!
Questa giovanissima ragazza neozelandese (ha appena 17 anni) sta letteralmente bruciando le tappe in Coppa avendo già conquistato il podio alle scorse Finali e avendo stabilito il miglior tempo di manche ai mondiali di Åre. La sua specialità è il Gigante e i suoi atleti preferiti Vonn e Miller di Andrea Cappelletti
Australiana di nascita ma neozelandese di adozione, Alice Robinson e ormai più di una promessa nonostante la sua giovanissima età (è del dicembre 2001). Lo dimostra il podio in gigante conquistato alle finali di Coppa del Mondo lo scorso anno a Soldeu.
L’abbiamo incontrata in occasione di uno shooting fotografico alle porte di Milano e lì ci ha raccontato la sua storia e cosa si aspetta dalla stagione di Coppa che sta per cominciare
Alice, da dove vieni e come hai iniziato a sciare?
«I miei genitori sono australiani, e anch’io sono nata a Sidney. Quando avevo 4-5 anni, loro amavano andare in vacanza a Queenstown, in nuova Zelanda. Gli piaceva molto. Non tanto per le montagne, ma per le tante cose che si possono fare lì: stare all’aria aperta, fare passeggiate, andare in barca e altro. Così hanno deciso di traferirsi. Le montagne sono solo a 10 minuti dalla nostra casa, abbastanza vicino. Così ho iniziato a sciare per divertimento, nei weekend».
Avendo il doppio passaporto, non sei stata indecisa se rappresentare l’Australia o la Nuova Zelanda?
«Non ho un particolare legame con l’Australia, in particolare per lo sci. Mi sono trasferita quando ero molto piccola, non ho mai sciato da quelle parti. È naturale per me correre per la Nuova Zelanda, dove sono cresciuta».
Hai avuto anche esperienze all’estero: negli Stati Uniti, giusto?
«Ho frequentato degli allenamenti in America con una Ski Academy. Ci sono stata 5 anni, circa due mesi a stagione. Ho avuto diversi allenatori americani e ho stretto anche alcune amicizie. La scelta di sciare lì era la più semplice da prendere perché, rispetto all’Europa, era il posto più vicino. C’era il volo diretto, in particolare per la costa ovest (12 ore di viaggio). Inoltre, lo sci è veramente ottimo e in si parla inglese».
Dalla Nuova Zelanda ricordiamo Claudia Riegler e Annelise Coberger, le sole due altre sciatrici ad aver ottenuto podi in Coppa del Mondo, oltre te. Hai avuto occasione di conoscerle?
«Ho lavorato un po’ con il fratello di Annelise, Nils, un paio di anni fa. Annalise non è mai stata coinvolta direttamente, ma mi ha dato comunque molto sostegno. Ci sentiamo spesso con Nils e anche con lei. E sì, ho avuto occasione di conoscere anche Claudia Riegler».
Senti spesso ripetere che stai facendo, e puoi continuare a fare, la storia sciistica del tuo Paese?
«Certo, anche se non è uno sport tra i più importanti, c’è comunque molto interesse. È un po’ di tempo che nessun sciatore neozelandese fa risultati, ed è vero che sono tutti elettrizzati per quello che sto facendo. Speriamo di essere solo agli inizi…».
Quali sono i tuoi campioni preferiti?
«Mi piacevano molto Lindsey Vonn e Bode Miller. Non ho però mai avuto occasione di incontrarli, nemmeno ai Mondiali di Åre, lo scorso febbraio. Stando in Nuova Zelanda guardiamo con più ammirazione gli americani. Penso sia a causa delle Olimpiadi, e la copertura mediatica più rivolta verso di loro, che verso gli sciatori europei. Non abbiamo Eurosport o gli altri vostri canali. Inoltre, mi sono allenata molto negli Stati Uniti ed è quindi logico che abbia i campioni a stelle strisce come riferimento».
Da questa stagione ti puoi dedicare interamente allo sci o sei impegnata ancora con la scuola?
«Ho quasi finito con la scuola, terminerò nel mese di novembre. Sono all’ultimo anno di superiori, a Queenstown. Frequento una scuola normale, ma permette agli sportivi, come sciatori e freestyler, di avere orari diversi; ad esempio, finire tardi il pomeriggio se si scia la mattina. Quando sono a casa mi piace la scuola, sono contenta di imparare e studiare. Quando però non ci sono, non mi manca. Infatti, non mi sono mai portata i libri in viaggio. In trasferta penso solo a sciare».
Quindi non prevedi di continuare gli studi?
«Sicuramente l’anno prossimo mi prenderò un anno libero dagli studi. Poi dipenderà da come mi sentirò, non ci ho pensato. In futuro forse tornerò a studiare, ma adesso voglio sciare».
Cosa ti aspetti da questa stagione, dopo il fantastico podio alle scorse Finali?
«Voglio provare a continuare a vivere alla giornata, senza basare le mie aspettative su una singola gara passata. Non penserò a quel risultato, aspettandomi che d’ora in poi vada sempre allo stesso modo. Il mio obiettivo per la stagione è di essere più regolare. Possibilmente entrare nelle top 10».
Il palmares
1 podio in Coppa del Mondo
1 Medaglia d’oro ai Campionati del mondo junior in Val di Fassa, 2019 (in Gigante)
Box – Qualcosa di lei
– Alice Robinson è nata l’1 dicembre 2001, ha un fratello maggiore, David e una minore, Sarah. La sua formazione sciistica si alterna tra Nuove Zelanda e America, sfruttando sempre condizioni invernali, e fin da giovanissima ottiene risultati di prestigio: nel 2015 vince Gigante e Parallelo alla Whistler Cup (omologa del Topolino nelle Fis Children). È seconda in Slalom nel Pokal Loka di Kranjska Gora ed è anche seconda in Superg ai Campionati nazionali junior US, dove vince il Gigante. Proprio il Gigante è la sua disciplina di punta.
– Rispetto a un’altra precoce campionessa, l’attuale dominatrice di Coppa, Mickaela Shiffrin, la Robinson ha un ruolino di marcia addirittura migliore. Al debutto nelle gare Fis, ottiene subito un terzo e un primo posto, scendendo sotto i 20 punti. Per lo stesso punteggio, la Shiffrin ha dovuto partecipare a 11 gare.
– Nella sua prima stagione ottiene podi a livello continentale, sia nella Australian New Zealand Cup sia nella Nor-Am Cup, qualche mese dopo. Partecipa ai Giochi Olimpici Invernali di PyengChang del 2018, a 16 anni, per debuttare in Coppa del Mondo a Ofterschwang, a marzo dello stesso anno, mancando la qualifica alla seconda manche per meno di un secondo. Il resto del suo palmares è storia recente, con il migliore tempo di manche ai Mondiali di Åre 2019, la vittoria ai Mondiali Junior, il secondo posto alle Finali. Tutto questo in sole 10 partecipazioni in Coppa.
– Alice si allena con il team Isra, International ski racing academy, gestito da due allenatori che hanno a lungo lavorato con Lindsey Vonn e Julia Mancuso: il neozelandese Chris Knight e l’americano Jeff Fergus. Il team è tutto al femminile e conta su circa venti ragazze, principalmente dalla Nuova Zelanda. La loro base durante l’inverno è la Val di Fassa.
– Italiani sono anche lo sponsor personale di Alice, Targa Telematics, già fornitore ufficiale Fisi e al fianco del discesista Emanuele Buzzi e lo sponsor di abbigliamento, Colmar, che veste in Coppa del Mondo anche i team di Francia e Liechtenstein.
La sua tuta da gara, in pista da questo mese di ottobre, riprende i colori e la grafica della Silver Fern, la bandiera 2.0 che qualche anno fa era entrata nel referendum per essere cambiata (poi non è successo), ma che rappresenta comunque un desiderio di trasformazione. La stessa trasmessa e promessa da Alice.