Aleksander Aamodt Kilde trionfa nella discesa di Garmisch-Partenkirchen
Norvegia senza limiti: nessuno sulla Kandahar 2 ha fatto una gara perfetta, chi ha fatto meno errori ha vinto e a riuscirci è stato Aleksander Aamodt Kilde, che scendendo col numero 30 si è aggiudicato la discesa maschile di Coppa del Mondo di Garmisch-Partenkirchen.
Una vittoria che da tempo era nell’aria per questo 23enne norvegese dall’enorme talento che ha colto al volo la grande occasione e ha buttato giù dal podio lo sloveno Bostjan Kline, che era sceso col numero 3 e che stava già cominciando a sognare il colpaccio. Aamodt Kilde, questa stagione terzo nel superG della Val Gardena e sesto nella discesa di Kitzbühel, si è preso la prima vittoria in Coppa del Mondo negandola per 22 centesimi a Kline, che era stato oro in discesa e superG ai Mondiali juniores di Crans-Montana del 2011 ma in Coppa non era mai riuscito a far bene, il suo miglior risultato prima di oggi era stato un tredicesimo posto nella discesa di Santa Caterina Valfurva del 28 dicembre 2014.
Per la Norvegia fanno 16 vittorie su 25 gare di Coppa del Mondo maschile stagionali e con quattro protagonisti diversi, uno sproposito, una media da Austria degli anni d’oro. A proposito di Austria, il migliore oggi del decimato Wunderteam è stato Patrick Schwaiger, quattordicesimo: che differenza con la tripletta dell’anno scorso! Terzo a 24 centesimi lo svizzero Beat Feuz, al secondo podio consecutivo nella specialità, quarto come a Santa Caterina Christof Innerhofer a un solo centesimo da Feuz, l’altoatesino di Gais sfiora il podio su una neve che per lui non era certo il massimo ma su quella che senza dubbio è la pista dove si trova meglio, avendoci vinto il superG iridato nel 2011 e la discesa di Coppa del Mondo nel 2013.
Quinto si è piazzato il francese Adrien Théaux, sesto ex-aequo con lo statunitense Travis Ganong uno straordinario Matteo Marsaglia, sceso col numero 52, il “romano di San Sicario” è al miglior risultato in carriera in discesa visto che era stato settimo il 12 marzo 2011 a Kvitfjell, ottavi ex-aequo il tedesco Andreas Sander, anch’egli al miglior risultato in carriera dato che quest’inverno era stato decimo sia a Santa Caterina sia nel superG di Kitzbühel, e lo sloveno (un altro!) Andrej Sporn, sceso col numero 31, decimo un altro statunitense, Steven Nyman, e undicesimo un buon Peter Fill, reduce dalla sbornia di felicità di Kitzbühel.
Si sono giocati una probabile vittoria il norvegese Kjetil Jansrud, che è andato a incocciare con la testa in una porta finendo poi diciassettesimo ma felicissimo per il successo del connazionale, ma soprattutto Hannes Reichelt, che ha avuto un coraggio da leone a scendere una settimana dopo la caduta sulla Streif ma purtroppo per lui è uscito in una delle trappole della parte centrale. Gli altri azzurri: tredicesimo Dominik Paris, venticinquesimo Mattia Casse che col numero 1 ha perso una grande occasione, quarantaseiesimo Paolo Pangrazzi, non sono arrivati al traguardo Siegmar Klotz, Silvano Varettoni e Werner Heel. Domani il gigante con Marcel Hirscher logico superfavorito.