
A Kvitfjell Dominik Paris torna al successo anche in superG
Su una Olympiabakken con partenza abbassata al salto Russi a causa della nebbia nella parte alta Dominik Paris due giorni dopo il trionfo nella prima delle due discese di Coppa del Mondo di Kvitfjell torna al successo anche in superG a sei anni da quello di Soldeu del 14 marzo 2019.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
Per il 35enne fuoriclasse della Val d’Ultimo è il 24° successo in Coppa del Mondo, tanti quanti Gustav Thoeni, il quinto nella specialità, il sesto complessivo sull’Olympiabakken. Per Domme inoltre i podi totali in Coppa sono 50, 17 in superG 3 stagionali, 2 in superG.
Secondo a 38 centesimi il canadese James Crawford, al secondo podio stagionale dopo il trionfo nella discesa sulla Streif di Kitzbuehel, per lui i podi totali in Coppa sono sei, due in superG e il precedente era stato proprio a Kvitfjell, quando era stato sempre secondo il 6 marzo 2022.
Terzo a 47 centesimi l’incredibile sloveno Miha Hrobat, che dopo essere salito per la prima volta sul podio di Coppa del Mondo per due volte e sempre sul gradino più basso a Beaver Creek e a Wengen, lo fa anche in superG. Fuori dai top 3 per la prima volta in questa stagione in un superG maschile la Svizzera, con Odermatt che è quarto a un centesimo da Hrobat ma ha già praticamente vinto la sfera di cristallo generale, oltre a quella di specialità
Anche l’Austria sfiora il podio con Vincent Kriechmayr che è quinto a 49 centesimi e quindi a 2 da Hrobat. Sesto e settimo gli svizzeri Alexis Monney e Stefan Rogentin, ottavo Jan Zabystran, che porta per la prima voltala Repubblica Ceca tra i primi dieci di un superG maschile, noni ex-aequo il francese Nils Allegre e l’austriaco Stefan Eichberger.
Così gli altri azzurri: quindicesimo Giovanni Franzoni, ventottesimo Christof Innerhofer, trentottesimo Benjamin Jacques Alliod, quarantaduesimo Max Perathoner, quarantacinquesimo Nicolò Molteni, cinquantesimo Matteo Franzoso, fuori Marco Abbruzzese e Florian Schieder. Andranno al superG delle finali di Sun Valley Paris, Franzoni e Innerhofer, col punto interrogativo Mattia Casse. La Coppa del Mondo maschile resta sulle nevi olimpiche di Lillehammer 1994 per il gigante e lo slalom di Hafjell del prossimo weekend.
Dominik Paris: “Raggiungere il mio compaesano Gustavo è solo un piacere, Thoeni è un nome grandissimo in Italia, anche se lui ha vinto molto di più. I nostri giovani stanno imparando a crescere, su queste piste fluide e senza pendenza eccessiva il gesto deve essere diverso. Non diventerà mai Parisbakken, c’è ancora qualcuno che ha vinto più volte su questa pista più di me. Piuttosto mi dispiace per la seconda discesa di sabato dove non sono riuscito a metterci del mio, forse perchè sia venerdì che oggi indossavo il pettorale 10, mentre ieri avevo il 14. Scherzi a parte, ma finire la stagione con due vittorie è molto bello. Sono tornato al top, avevo iniziato la stagione preparandomi bene ma le prime gare mi avevano deluso. Però abbiamo reagito, lavorando molto sui materiali per trovare le soluzioni adeguate. Sono ripartito quasi daccapo per riprendere fiducia, gara dopo gara ne sono uscito, dimostrando che posso di nuovo essere competitivo. Adesso andiamo alle finali con la fiducia massima, è diverso affrontarle con questi risultati. Troveremo una pista nuova, spero di capire subito come affrontarla”.
Giovanni Franzoni: “I consigli di Paris sono sempre preziosi, con questo sale bisogna essere più fluidi, cerco di imparare più possibile dai sui consigli. Con il lavoro tutto torna, nell’ultimo supergigante ero andato male, oggi le cose sono migliorate. Sto cercando di imparare anche in queste condizioni, in estate dovremo lavorare molto per consolidare la mia sciata”.
Christof Innerhofer: “Anche stavolta sono stato qui a soffrire come negli ultimi due anni, dove sono stato escluso all’ultima gara prima dell finali, stavolta ce l’ho fatta. Ho cominciato bene, poi due errori mi sono costati tanto nel tratto finale. Il distacco non è elevato ma su questa pista ogni minimo errore lo paghi”.
MV