OTTOBRE 2019 VS OTTOBRE 2018: +22,5% DI COPIE VENDUTE!
Era tanto che non scrivevo un editoriale, odio farlo e non so mai cosa dire, ma questa volta non posso proprio fare a meno di ringraziare tutti i nostri collaboratori, la nostra grafica, i ragazzi e le ragazze del sito e della squadra test, ma soprattutto non posso fare a meno di ringraziare tutti voi lettori, perché ottobre 2019 abbiamo venduto il 22,5% di copie in più rispetto allo stesso mese del 2018, che già ci aveva lasciati soddisfatti.
E’ rientrando dalla velocissima pausa pranzo che mi sono trovato sulla scrivania i dati di vendita del numero di ottobre di Scimagazine. Un dato mi ha fatto tornare su la fetta di pizza appena divorata: +22,5% di copie vendute rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Forse vi state affezionando alla rivista più giovane nel mondo dello sci, o forse il merito è della foto di copertina del nostro instancabile Enrico Schiavi, che potrebbe aver “bucato” l’edicola, o magari potremmo aver giovato dell’assenza di qualche concorrente che, alla fine di novembre, non si è ancora fatto vedere con il primo numero stagionale, o magari tutte e tre queste cose hanno contribuito; ammetto di non saperlo.
L’unica certezza che ho è che il risultato di ottobre ha su tutti noi l’effetto di un’iniezione di adrenalina, che ci sprona a lavorare sempre di più e sempre meglio, per incrementare il livello dell’informazione che portiamo in edicola, sul sito, sui social e, ultimamente, anche su Whatsapp. Già, perché se quando ho iniziato a fare il giornalista mi avessero detto che nel 2019 avrei dovuto produrre contenuti da leggere attraverso Whatsapp, sull’aggeggio che noi oggi chiamiamo smartphone, penso che mi sarei messo a ridere. Infatti ancora oggi, dopo aver passato la giornata con persone che mi parlano di impression, visualizzazioni uniche e frequenza di rimbalzo di un sito, non vedo l’ora di tornare a casa, per leggere il giornale, oltre che il televideo per le news più fresche, ammesso e non concesso che io le possa definire così senza far ridere i più giovani. E’ anche per questo motivo che, pur sapendo che gli anni ‘80 sono finiti e non torneranno, sono felice di avere conferma del fatto che, per una rivista specializzata, ci sia ancora un pubblico disposto a correre numeroso in edicola ogni 15 del mese.
A questo punto penso di avervi annoiato abbastanza e prometto di tornare a lavorare dietro alle quinte, voi però continuate a seguirci, perché ormai ci abbiamo preso gusto, e con i prossimi numeri vogliamo fare ancora meglio.
Luca Laudati