Clima: il Cervino si sta sgretolando
Poco più di un anno fa le dichiarazioni del meteorologo Frédéric Glassey sulla possibilità di un crollo del Cervino avevano suscitato reazioni di perplessità. Oggi, purtroppo, quella che l’anno scorso sembrava una teoria azzardata assomiglia sempre di più ad una pericolosa verità.
Lo conferma un articolo apparso recentemente sulla rivista scientifica “Arctic, Antarctic and Alpine Research”, in cui gli esperti dichiarano che l’iconica vetta, posta al confine tra Italia e Svizzera, stia letteralmente cadendo a pezzi. Infatti, pare che l’incremento medio delle temperature lungo l’arco alpino stia portando inesorabilmente allo scioglimento progressivo del permafrost e dei ghiacciai, e quindi alla disintegrazione della roccia sottostante.
I 50 sensori di movimento, installati lo scorso giugno, a quota 3.692 m hanno permesso di osservare come l’acqua derivante dallo scioglimento dei ghiacci determini una perdita di rigidità dei sedimenti del suolo, che tendono a traballare
Come sottolineato dagli scienziati, sono proprio le montagne più alte a risentire maggiormente dei cambiamenti climatici, al punto da risentire profondamente di queste piccole alterazioni nella stabilità della roccia che portano a grande instabilità e rischio di frane.