Pillole da Are – Gigante femminile
Il primo gigante ai Mondiale in notturna, almeno per la manche finale, si è disputato oggi in condizioni di meteo decisamente sfavorevoli, con partenza abbassata causa vento e temperatura intorno ai 5 gradi. Dopo l’argento in combinata, Petra Vlhova ha guadagnato un’altra medaglia, questa volta d’oro. Oltre all’ottimo stato di forma, la attenta preparazione per questa gara, che l’ha anche portata a testare e poi usare sci da uomo, adatti a questo pendio, ha pagato. Sul tracciato della prima manche, disegnato dal suo allenatore Livio Magoni, pagava due decimi che ha poi ben recuperato alla leader Rebensburg,. Mikaela Shiffrin, più competitiva su piste tecniche e ghiacciate, ha comunque guadagnato il bronzo. Lo scorso anno si era fermata qui a Are per allenarsi dopo le finali, ma anche in quel caso aveva trovato un meteo avverso, e non ha potuto sciare su questa pista più di tanto. Federica Brignone, quinta, era molto amareggiata, anche perché: “Non ho voglia di cercare scuse, ma nella prima manche la pista era terribile e ho preso un gap, anche a causa della visibilità. (In gara) le raffiche c’erano, Il vento non è regolare, non è uguale per tutte e mi spiace che il Mondiale si faccia in condizioni così”. Bassino paga caro un errore nella finale, ma ha attaccato a tutta. Goggia, capace di sorprendere anche sé stessa per l’ottima prima manche, è poi caduta. Con quasi 100 ragazze al via, l’ultima classificata, l’Irlandese Tess Arbez, 54a, ha preso oltre 18 secondi dalla vincitrice, ma i Mondiali sono anche questo, un’apertura a più Nazioni e atleti di diverso livello ed età.
Le temperature si sono alzate sopra lo zero nella mattinata di ieri, ha anche piovuto, sia ieri che oggi
I teli delle porte non fissati sotto, svolazzavano allegramente
Una nuova Mikaela Shiffrin, almeno per il casco
Le pozzanghere nella zona studi TV
Nuovi tappeti, in sostituzioni di quelli rovinati da acqua e fango