Pillole da Are – SuperG femminile
I Mondiali di Åre sono ufficialmente iniziati in una mattina polare (-19 in zona arrivo) con il superG femminile. La vincitrice Mikaela Shiffrin si è detta sorpresa della vittoria, ma era forse l’unica, dato che aveva vinto tre gare su tre disputate in questa disciplina quest’anno. La sua sorpresa è legata al fatto che su questa pista non aveva mai sciato in velocità, avendo anche disertato ieri la prova di discesa per non “strafare” dopo lo stress delle gare (vincenti) di Maribor. Inoltre i suoi allenatori hanno raggiunto Are solo nella notte causa ritardo voli; insomma le premesse non sembravano le migliori.
Con Vonn pronta al ritiro e oggi finita (ancora) ko, questa gara vale forse un passaggio di consegne, dalla più premiata sciatrice americana della storia alla ancor giovane compatriota programmata per vincere, che mette in bacheca la sua prima medaglia in velocità in carriera (al primo tentativo). Lindsey non ama particolarmente questo passaggio, ha dichiarato di “non conoscere bene” Shiffrin e con una punta di critica le ha augurato di godersi le vittorie, altrimenti che divertimento c’è?
Oggi è arrivata anche la conferma che l’Italia ha una vera campionessa: si chiama Sofia Goggia ed è stata più forte della sfortuna, che l’ha messa fuori gioco per mesi. Non era per niente scontato agguantare l’argento, di cui si è detta soddisfatta. 2 centesimi all’oro? Lo vede decisamente come un bicchiere mezzo pieno!
Shiffrin ha ringraziato lo skiman: nonostante un errore nel finale, sul piano, il suo parziale è stato buono
Le austriache, vincitrici in velocità a Garmisch, ci hanno provato, ma oggi è andata davvero male
La mascotte almeno era al caldo
La tuta congelata di Tessa Worley all’arrivo della gara
Goggia in conferenza stampa