Vonn: “Le mie ultime gare a Cortina”
Cortina e Lindsey Vonn, una vera storia d’amore. La star americana del Circus mondiale ha raccontato oggi il suo strettissimo rapporto con la pista e la località ampezzana, che tanta parte della sua gloria sportiva a contribuito a costruire. Sull’Olympia delle Tofane, l’allora Lindsey Kildow (il suo nome cognome da ragazza) fece il primo podio della carriera, nella discesa del 18 gennaio 2004, quando fu terza alle spalle della francese Carole Montillet e dell’austriaca Renate Goetschl. Quattro anni dopo arrivò la prima vittoria, davanti ad Anja Paerson ed Emily Brydon.
Nel 2015 l’altra tappa fondamentale della sua carriera, quando raggiunse il record di vittorie per un’atleta donna con 63 centri. Fu l’anno in cui arrivò a trovarla il fidanzato dell’epoca, Tiger Woods, le cui foto fecero il giro del mondo. Lo scorso anno, tenne banco la sfida con la campionessa olimpica Sofia Goggia. Le due fra occhiolini e sfide agonistiche si aggiudicarono una gara a testa, a pochi giorni dai Giochi di PyeongChang.
Oggi, Lindsey, è a quota 82 vittorie totali, di cui 12 conquistate sull’Olympia (6 in discesa e 6 in superG), e insegue il record di 86 detenuto da Ingemar Stenmark. Il rientro alle gare dopo l’infortunio che l’ha tenuta ferma ad inizio stagione coincide con la ventisettesima edizione consecutiva della Coppa del mondo femminile sull’Olympia, e il cuore di Lindsey batte forte. La pista le piace di certo, il lavoro degli uomini in pista è stato eccellente e la pista è nelle migliori condizioni. Si potrà celebrare il successo numero 83 dell’americana? Lo vedremo nei prossimi giorni. E l’incontro fra Cortina e Lindsey si è aperto proprio con un omaggio degli uomini dello staff di Fondazione Cortina 2021, che l’hanno accolta e coperta di applausi, come una vera star.
“Amo Cortina – ha detto Lindsey -, tutti lo sanno, è un posto bellissimo, tornare alle gare a Cortina è la migliore cosa che mi potesse capitare”.
“Ho fatto qui il mio primo podio e quando chiamai mio padre per dirglielo, cominciai a piangere. Ho fatto il record di 63 vittorie e c’era tutta la mia famiglia. Ci sono molti momenti speciali legati a Cortina. Ho molta confidenza con Cortina”.
“Questa è la mia ultima stagione e quindi non voglio pensare alla vittoria. Voglio sciare al meglio e vedere cosa succede”.
“Il mio corpo dice basta, non ci sono possibilità che io torni ancora a Cortina per gareggiare il prossimo anno. Non è mancanza di volontà o di motivazione, ma è un fattore fisico. C’è una vita dopo lo sci. Farò solo gare di velocità quest’anno. La mia prima medaglia mondiale risale al 2007, proprio ad Are, e concludere con un altro Mondiale ad Are mi sembra perfetto”.
“Mi sento con Sofia Goggia ogni tanto. Ora penso che sia in un buono stato di forma e stia combattendo per rientrare al più presto, ma non era ancora pronta per Cortina. Questo sport ha bisogno di persone come lei, un po’ fuori dagli schemi”.
“Ilka Stuhec è la favorita delle gare di quest’anno dopo la doppia vittoria in Val Gardena, Tina Weirather sta andando molto forte. Sarà un week-end eccitante”.
“Voglio godere al massimo della mia ultima volta a Cortina. Sono certamente molto emozionata, ma scenderò in pista per vincere, come sempre”.
“Penso che il momento più bello a Cortina sia prima dell’ispezione, quando sale il sole e il cielo e le montagne si colorano di arancione e poi di rosso. Penso che lo spettacolo della valle e delle Tofane sia uno dei più belli del mondo”.
Credit photo: Ufficio Stampa Cortina Ski World Cup