Solo a Livigno
Molto più di una bella località per andare a sciare. Carosello 3000 è una macchina che alza di continuo l’asticella dell’offerta turistica. E’ la patria indiscussa del freeride grazie a tantissime iniziative ad hoc, ti consente di carvare all’alba, di fare parapendio, di scoprire la polvere migliore in compagnia di valide guide locali. Ed è stata capace, in una sola estate, di rifare da zero la cabinovia di San Rocco. Presentando in contemporanea il nuovo logo.
Livigno, Lombardia, conosciuta anche come il Piccolo Tibet d’Italia a causa del clima molto rigido, garantisce ottime condizioni di innevamento durante tutta la stagione e contribuisce a renderla, tra le altre cose, la patria del freeride.
Dal centro del paese di Livigno, salendo a ovest, si scia sulle piste del Carosello 3000, centoventi chilometri serviti da una ventina di impianti di risalita. Tracciati mediamente molto tecnici e sempre ben preparati grazie al lavoro dei gattisti e al clima particolarmente rigido.
Il punto di forza di Carosello 3000 è sicuramente l’ampiezza dell’offerta turistica; ce ne è proprio per tutti i gusti. Chiunque, dalle famiglie con bambini piccoli ai più spericolati freerider, troverà pane per i suoi denti. Tantissime sono anche le proposte di intrattenimento offerte da un paese particolarmente turistico quale sicuramente è Livigno.
Negli ultimi anni il comprensorio è stato portatore di grandi innovazioni, che gli permettono di essere un punto di riferimento assoluto per il turismo internazionale. Fino a poche stagioni fa chi osava mettere gli sci fuori pista lo faceva sapendo di rischiare pesanti sanzioni qualora fosse stato pizzicato in fragranza, oggi, invece, la stazione si è organizzata al meglio, per porre le condizioni di sicurezza che permettano di praticare il freeride liberamente. Ma non solo. Si cerca di avvicinare alla “polvere” anche i neofiti, che possono contare sull’esperienza di validi accompagnatori per approcciare in tranquillità i pendii immacolati.
Correva l’anno 2013 quando il Comune di Livigno faceva presente ad alcuni esperti della nivologia la necessità di creare le condizioni di sicurezza che permettessero di non dover più emettere ordinanze di divieto per il fuori pista. Si è quindi cercato di fare tutto il possibile perché gli sciatori fossero pienamente coscienti dei pericoli legati alla montagna. E si è poi proceduto tracciando percorsi per lo sci alpinismo e per le ciaspole; percorsi che vengono tenuti segnati durante l’intera stagione invernale proprio al pari delle piste da sci.
Anche Carosello 3000 ha quindi deciso che la propria offerta sciistica, per essere veramente completa, doveva passare dal mondo della neve fresca. I problemi di carattere organizzativo e burocratico sono stati risolti grazie alla sinergia tra il Comune di Livigno, l’ufficio turistico, la società Alpsolut, le Guide alpine locali e Carosello 3000. Dopo un attento studio del territorio, si è partiti con la creazione di un bollettino valanghe giornaliero. In questo modo si è cercato di far prendere coscienza del rischio ai freerider. Il passo successivo è stato creare varie iniziative per avvicinare gli appassionati della powder e per far girare il nome di Livigno e di Carosello 3000 nell’ambiente del freeride: sono stati così organizzati incontri settimanali con gli appassionati per sensibilizzarli sul tema della sicurezza, sono state create delle Freeride Approaching Areas, zone di pendio vergine completamente circondate dalle piste battute e, pertanto, facilmente accessibili e con rischio valanghe molto ridotto.
Rimaneva il problema delle bonifiche dopo le nevicate più abbondanti. Infatti, far venire ogni volta un elicottero da Sondrio non era sempre possibile, oltre a essere molto costoso. Si è allora organizzato un servizio di eliski che rendesse sostenibile, dal punto di vista economico, la presenza di un elicottero sul territorio livignasco per tutta la stagione. Così, chi ha già una buona padronanza degli sci anche nelle condizioni un po’ più complicate, a Livigno può comprare pacchetti di sci estremo per uno o più giorni, comprensivi di guida/accompagnatore.
E’ stato poi implementato il servizio di Powder Alert, che tiene gli iscritti aggiornati riguardo la quantità di neve depositata da ogni perturbazione. E sono state stampate cartine apposite, sul modello di quelle comunemente distribuite per le piste, ma dedicate al freeride.
Anche le Powder Slopes costituiscono un altro tassello importante nell’avvicinamento del grande pubblico alla pratica del fuori pista. Quando Livigno è interessata da una significativa nevicata, si sceglie una pista che, per l’occasione, non viene battuta. Per un giorno è a disposizione degli amanti della polvere. L’annuncio della Powder Slopes avviene tramite le notifiche di Powder Alert e sui canali social di Carosello 3000.
Ma cosa sono le Powder Slopes? Si tratta di piste consigliate ai soli esperti ma che, rispetto alle aree di backcountry, godono del vantaggio di essere delimitate dalla segnaletica e controllate dal team di soccorritori. Vengono scelte in modo da essere facilmente evitabili dagli sciatori che vogliono andare solo sulle piste battute. Con l’organizzazione messa in atto, Livigno è riuscita in pochissimo tempo a essere riconosciuta come la location regina in Italia per la pratica del freeride.
Nell’ambito del progetto Freeride Tour, le Guide organizzano corsi ed escursioni fuori pista adatti a ogni livello di difficoltà e d’esperienza. Quattro i corsi studiati per venire incontro agli obiettivi e alle possibilità di tutti. Sono volti, oltre al miglioramento della tecnica, a fornire nozioni sia pratiche che teoriche sulle tecniche di sicurezza attiva e passiva, necessarie per divertirsi senza andare incontro a rischi evitabili.
Top Experiences
Le Top Experiences sono le attività più emozionanti che si possano fare in montagna. Ebbene, Carosello 3000 è riuscita a organizzarle in modo che siano facilmente fruibili. Sciare all’alba sulle piste appena fresate, volare con il parapendio sopra le vette di Livigno, oppure sciare in neve fresca accompagnati da un freerider locale.
Sun Rise Experience: ogni martedì e giovedì fino al 5 aprile, Carosello 3000 dà la possibilità di salire in quota alle 7 per godere delle piste ancora vergini, in un contesto affascinante, “disegnato” dalle prime luci dell’alba. I clienti saranno accompagnati da un maestro della Scuola di sci Azzurra.
Alle 8.30, quando sulle piste arrivano i primi sciatori che acquistano lo skipass normale, i fortunati che hanno goduto della Sun Rise Experience si ritrovano al rifugio Costaccia per una tipica e ricchissima colazioneluxury.
I posti per la Sun Rise sono limitati. Questo garantisce un’esperienza unica nel suo genere, ma rende consigliabile prenotarsi sul sito di Carosello 3000 con un discreto anticipo; è quasi sempre fully booked!
Sky Experience: poche cose al mondo possono essere più emozionanti che lanciarsi da 3000 metri di quota con il parapendio per poi scendere lentamente fino al paese di Livigno. La Sky Experience è prenotabile tutti i giorni anche se, ovviamente, lo svolgimento è fortemente condizionato dal meteo.
All’arrivo della nuova cabinovia di San Rocco l’appuntamento per volare è con Fabio Conti, un signore che, negli ultimi trent’anni, ha passato più di 5000 ore in volo, solcando i cieli di Europa e Nuova Zelanda. Fabio saprà esaltare i più temerari e rassicurare chi dovesse avere un po’ di paura per l’altezza. Dopo ogni atterraggio, penserà lui a montare un video ricordo con varie inquadrature fornite dalle sue action cam, dislocate in ogni dove sull’attrezzatura.
Local Experience: è la strada migliore che un neofita del freeride può percorrere per avvicinarsi al fantastico modo dello sci fuori pista. Infatti,è adeguata persino alle famiglie con bambini e agli snowboarder, l’importante è che i partecipanti abbiano un livello tecnico medio in modo da essere in grado di affrontare semplici fuoripista.
Si tiene ogni mercoledì fino all’11 aprile. Alle 10.30 inizia la sciata easy-freeride, guidata da Davide Cusini, un famoso freerider di Livigno, che saprà portare il gruppo tra gli spot segreti, posti che di solito vengono frequentati solo dagli sciatori locali; passaggi all’interno di facili boschetti e view-point mozzafiato sull’intera vallata.
Alle tredici, dopo una mattinata di sci, anche lo stomaco inizia a volere la sua parte: è l’ora giusta per un pic-nic alpino in un baitel (un antico rifugio per pastori oggi ristrutturato) con prodotti tipici. Una volta sazi, gli ospiti saranno introdotti alla cultura livignasca dalla dialettica di Davide, che si darà allo storytelling, tra antiche leggende e fiabe contadine.
Powder Days: sono diversi rispetto alle tre precedenti experiences. Infatti, non è previsto un programma fisso, bensì Carosello 3000 mette semplicemente i freerider nelle condizioni migliori per divertirsi fuoripista.
Il mattino seguente a una nevicata di modeste proporzioni, la cabinovia di San Rocco apre, senza costi aggiuntivi, alle 7.30. In cima viene servito tè caldo in modo continuativo. In queste mattinate si crea un clima particolarmente propenso all’aggregazione tra persone con la stessa passione; è questo l’intento dei Powder Days, creare una comunità di freerider legati alla località. Proprio nel segno della libertà, non viene fornito alcun accompagnatore, ognuno si organizza come preferisce in funzione delle sue capacità e dei suoi obiettivi; chi volesse prenotare una guida, può comunque farlo.
Queste quattro esperienze da sole valgono un viaggio a Livigno e, a eccezione dei Powder Days, sono facilmente prenotabili sul sito di Carosello 3000 o alla partenza degli impianti, fino alle 17 del giorno precedente a quello scelto. Tuttavia, è consigliabile riservarsi un posto sul sito con l’anticipo più largo possibile perché, a causa della grande richiesta, si rischierebbe di rimanere esclusi.
Sfida all’impossibile: la nuova cabinovia San Rocco
La società impiantista di Carosello 3000 ha portato a compimento una sfida che ha dell’incredibile: in una sola estate è stata completamente rifatta la cabinovia di San Rocco, sostituendo il vecchio impianto che, con le sue tipiche cabine marchiate Pininfarina, dominava il panorama di Livigno dal lontano 1985. Più di 200 operai sono stati impegnati nella sua realizzazione. Le tre stazioni sono completamente nuove e, ora, sono collegate da due impianti consecutivi per una lunghezza complessiva di 2794 metri, sviluppata su un dislivello di 905 metri.206 sono stati invece i giorni di lavoro trascorsi, tra i 1816 metri del paese e i quasi 3000 della stazione di arrivo. Giorni in cui i ragazzi di aziende dal profilo internazionale hanno lavorato collaborando al fianco di artigiani locali. Giorni in cui tutti hanno dato il massimo, lavorato la notte e i week-end. Hanno imprecato per le nevicate, il freddo e il vento che portava l’inverno. Hanno sorriso e si sono abbracciati nel vedere il loro lavoro diventare sempre più percepibile, visibile e vicino al compimento.
Tutta la fase dei lavori è stata attorniata da un clima surreale, inizialmente non si sapeva se la cabinovia sarebbe stata pronta per la stagione invernale e se lo sarebbe stata per intero o solo per metà, poi sul finire dell’estate in paese sono iniziate a circolare voci che davano per possibile la realizzazione dell’intero impianto prima dello socrso Natale. E così è stato, perché proprio quello era l’obiettivo della società.
Assieme al nuovo impianto la società ha varato un nuovo logo, molto accattivante, che è stato tenuto segreto fino al momento stesso dell’apertura dell’impianto. Le cabine, sulle quali era già presente, sono state messe in linea ancora “incappucciate” e scoperte solo all’ultimo durante una serata all’insegna di spettacoli, fuochi di artificio e ogni genere di intrattenimento.
Molti esperti consigliavano di realizzare l’impianto in due estati, procedendo separatamente alla realizzazione dei due tronchi; ma il Gruppo Cusini, holding proprietaria di Carosello 3000, ha creduto fortemente nella possibilità di realizzare l’intero impianto nel corso di un’unica stagione estiva. Per raggiungere questo obiettivo i lavori sono stati impostati in modo assolutamente innovativo. La divisione degli appalti dei lavori edili è stata affidata a diverse imprese, in modo che ciascuna di queste fosse concentrata solamente su un singolo cantiere. Gli impianti di betonaggio sono stati istallati direttamente all’interno dei cantieri in modo da guadagnare tempo (uno di questi sorgeva a quasi 3000 metri). Inoltre, durante tutto il lasso di tempo interessato dai lavori, sono stati stesi crono-programmi settimanali costantemente controllati.
Sono stati questi dettagli organizzativi a fare la differenza. Ma non solo. Occorre aggiingere un aspetto che spesso viene erroneamente tralasciato, quello puramente umano. Un rappresentante della società, Stefano Cusini, ha seguito da vicino tutte le fasi dei lavori, in un progetto tanto delicato, in cui gli uomini sono spesso stati costretti a lavorare in condizioni avverse. Un’incessante opera di motivazione, oltre che di coordinazione, che si è rivelata fondamentale.
Ai dettagli tecnici della nuova cabinovia abbiamo dedicato una pagina su Scimagazine di dicembre.Ecco comunque in sintesi i “numeri” principali. Le sessantotto cabine da dieci posti viaggiano spinte da due motori da 911 cavalli (670kv) ciascuno, a una velocità di sei metri al secondo, velocità che consente di percorrere i 2.794 metri di lunghezza in circa dieci minuti, comprensivi dell’attraversamento delle tre stazioni.La portata oraria è fissata al momento in 1800 persone per ora, ma le potenzialità dell’impianto sono molto più alte, potendo arrivare a 3600 persone l’ora.
Qualche curiosità
Una delle cabine, la numero 69, è caratterizzata da una livrea completamente nera, che le è valsa il nome di Black Eagle. Quest’aquila è stata fortemente voluta da Carosello 3000 perché vuole rappresentare il momento di cambiamento che l’impianto ha portato e, contemporaneamente, il forte legame che questa azienda mantiene con i valori del passato e con le sue origini.
La Black Eagle ogni mattina è la prima a uscire, guidando le sorelle verso la vetta. È una cabina dedicata a tutte le persone che hanno creduto e reso possibile quest’opera così grande e ambiziosa, a tutte le persone che per anni si sono impegnate per lasciare un’emozione indelebile ai visitatori di Livigno.
Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, questa cabina non è la numero uno. È stato scelto un numero che rappresenta un momento importantissimo per Carosello 3000, l’anno in cui è iniziata l’avventura, il 1969.
I nostri consigli
Sciando sulle nevi battute e non del Carosello 3000 abbiamo individuato due piste che proprio non si possono perdere. La prima è una nera che concede pochi compromessi, ma regala tante soddisfazioni a chi avrà l’abilità di carvarci sopra. Imboccarla è semplice. Si esce a sinistra dalla cabinovia Livigno Centro e si scende lungo la linea disegnata dall’impianto; per non sbagliare strada basta imboccare la via più ripida a ogni bivio. Su questa pista si può sciare già a partire dalle 7 ogni martedì e giovedì, approfittando della Sun Rise Experience, per godere delle condizioni paesaggistiche e di innevamento più spettacolari.
Sicuramente meno impegnativa ma altrettanto divertente, è la pista che scende lungo la linea dell’altra cabinovia, quella dei record, quella di San Rocco. Una rossa che consente di disegnare, senza mai fermarsi, ampi curvoni dai 3000 metri del Carosello fino ai 1800 del paese.
La neve migliore è invece tipica del settore di Federia. Qui, a causa dell’esposizione, i raggi solari scaldano meno la neve, che si conserva in condizioni migliori, specialmente per quanto riguarda il fuoripista. A fianco della seggiovia troviamo, infatti, anche una delle Approaching Areas delle quali abbiamo parlato in precedenza.
Per quanto riguarda la proposta gastronomica, i locali che vi consigliamo di visitare sono due, a seconda che stiate cercando i sapori più tipici della cucina locale o quelli più sofisticati della cucina gourmet. Nel primo caso non potete esimervi da una tappa al Rifugio Costaccia, posto a 2360 metri, all’arrivo della cabinovia Livigno Centro. La struttura si sviluppa su due piani, con un bar paninoteca a pianterreno e un ristorante a la carte al piano superiore. Un pranzo che vi calerà a pieno nella cultura culinaria più tipica, tra latte di cervo e pietanze cucinate sul fuoco a legna.
Se, invece, si è alla ricerca di una cucina internazionale, bisogna dirigersi all’arrivo della cabinovia di San Rocco, dove si trova il ristorante La Stuvella. Entrando, a destra si trova una Spaghetteria che propone pasta artigianale, tirata secondo la migliore tradizione italiana; a sinistra, un ristorante gourmet; ottimi i piatti di pesce fresco e di carne, che completano un’offerta culinaria di tutto rispetto.
Di Mattia Laudati