Hirscher guida a Campiglio
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A Campiglio comanda il solito Marcel Hirscher che, partito con il pettorale numero tre, scia molto preciso tutta la prima parte di pista, dove le pendenze non sono ancora eccessive, sul muro spalanca il gas e stacca i rivali, porta velocità nel piano finale e l’ennesimo capolavoro è fatto.
Alle spalle dell’ austriaco troviamo Alexander Khoroshilov, staccato di ventitre centesimi; il russo interrompe il periodo buio che lo aveva tenuto lontano dalle posizioni di rincalzo per parecchio tempo con una manche strepitosa, soprattutto se si considera che la pista presentava già qualche scalfittura, che non consentiva più la libertà che hanno avuto i primissimi a scendere; la differenza Khoroshilov la fa nel finale, lavorando molto bene i dossi del canalone e portando una buona velocità al traguardo.
Sul gradino più basso del podio provvisorio troviamo lo svizzero Daniel Yule, che parte in sordina con il nono intertempo, ma poi è in grado di cambiare marcia e si porta sui tempi dei migliori, non commette errori vistosi fino al traguardo e, nonostante il pettorale che di sicuro non lo agevola (numero 15), scalza il nostro Manfred Moelgg, autore di una bellissima manche, che già ci aveva impressionato positivamente in Val d’ Isere, salvo poi inforcare e abbandonare così la lotta per la vittoria.
Manfred parte molto bene e porta un buon ritmo nel muro. Non impeccabile solo nella lunga che immette nel settore finale del Canalone Miramonti e a causa di ciò accumula parte dei 44 centesimi che lo separano dalla testa della gara.
In quinta posizione si piazza Henrik Kristoffersen, che ha parzialmente deluso in questa prima manche, il norvegese non commette grossi errori ma dimostra un ritmo inferiore ai rivali che lo precedono, perdendo in maniera lenta ma inesorabile.
Per quanto riguarda gli altri azzurri troviamo Stefano Gross in dodicesima posizione, mentre Giuliano Razzoli, Tommaso Salla, Cristian Deville, Fabian Bacher e Patrik Thaler purtroppo mancano la qualificazione per la seconda manche.
Il tracciato della prima manche era firmato Jacques Théollier, francese al servizio di casa Svezia. Si partiva con una serie di porte tracciate molto vicine, a nove metri circa, poi una tripla verticale e una serie di curve che portavano ad una doppia molto difficile, figura che lanciava gli atleti nel celebre muro delle 3Tre di Madonna di Campiglio.
APPUNTAMENTO ALLE 20.45 CON LA SECONDA MANCHE
Mattia Laudati