
Clamoroso oro mondiale di Raphael Haaser nel gigante di Saalbach, Austria in delirio
Nel gigante maschile dei campionati del mondo di Saalbach-Hinterglemm va in scena la più grossa sorpresa, almeno al momento, di questa rassegna iridata. Ha vinto Raphael Haaser, mai vincitore in Coppa del Mondo: aveva quattro secondi posti in superG ma in gigante non aveva mai fatto meglio di due settimi posti, e durante la stagione aveva dovuto fermarsi a causa di un infortunio al ginocchio.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA
Eppure oggi il 27enne austriaco del Tirolo si è confermato una delle più grosse mine vaganti del Circo Bianco facendo ipazzire i suoi tifosi al parterre e aggiungendo al bronzo vinto in combinata due anni fa e all’argento vinto in superG la settimana scorsa la medaglia più pregiata, questa più che mai da dediare a sua sorella maggiore Ricarda, che nel superG femminile si è gravemente infortunata al ginocchio.
Nel giorno di San Valentino, il cui simbolo è il cuore, un trionfo da libro Cuore per Haaser che ha rimontato dal quinto posto della prima manche e ha preceduto di 23 centesimi lo svizzero Thomas Tumler, settimo a metà gara e alla fine argento malgrado abbia commesso una serie infinita di errori nella seconda manche che lo hanno privato di un trionfo che sarebbe stato altrettanto clamoroso, anche se lui in Coppa del Mondo una gara l’ha vinta, proprio in questa stagione a Beaver Creek due mesi fa a 34 anni suonati.
È svizzero anche il bronzo e lo vince, malgrado una seconda parte di seconda manche in cui letteralmente non andava più avanti, Loic Meillard, secondo al termine della prima manche e alla fine staccato di 51 centesimi, per il vallesano è la seconda medaglia in questi mondiali dopo l’oro con Franjo Von Allmen nella combinata a squadre e la quinta in carriera. Per la Svizzera le medaglie in questa rassegna iridata sono dieci, per l’Austria sei, il secondo oro dopo quello di Stephanie Venier nel superG femminile e il nono oro in un gigante maschile, l’ultimo l’aveva vinto nel 2017 Marcel Hirscher, oggi presente al parterre.
Hanno toppato il grande favorito, lo svizzero Marco Odermatt, terzo al mattino e alla fine quarto a 58 centesimi, e il leader della pria manche, Timon Haugan, che divorato dalla ternsione ha rischiato di uscire già alla terza porta ed è finito settimo, migliore di una Norvegia che incredibilmente resta fuori dal podio. Quinto l’austriaco Marco Schwarz, sesto il francese Thibaut Favrot, ottavo e decimo i norvegesi Henrik Kristoffersen e Atle Lie McGrath, mentre il loro connazionale Alexander Steen Olsen, quarto al mattino, è uscito nel finale.
Gli azzurri: nono un buon Luca De Aliprandini, ventesimo Giovanni Franzoni, ventunesimo Alex Vinatzer, ventiquattresimo Filippo Della Vite. Domani l’ultima gara di questi bellissimi Mondiali, lo slalom femminile.
Luca De Aliprandini: “Non ho rammarichi, vado a casa contento anche se non ho preso la medaglia. Mentre scendevo nella seconda manche sentivo che mancava qualcosa: oggi non ha voluto girare nel verso giusto ma sono comunque nei 10 ed è un buon piazzamento che da costanza a questa stagione. Ora penso alle prossime gare, dove ho possibilità di fare bene”.
MV