
Breezy Johnson oro nella discesa di Saalbach. Fuori dal podio le azzurre
Sulla pista dedicata a Ulrike Maier che sembrava più un pendio da chilometro lanciato il podio della discesa femmnile dei campionati del mondo di Saalbach-Hinterglemm lo occupano le tre atlete indubbiamente più scorrevoli del Circo Rosa e che si adattavano alla perfezione alle caratteristiche di questa pista.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA
L’oro l’ha vinto Breezy Johnson, scesa con il numero 1, che entra nel club degli atleti che si sono portati a casa un oro olimpico o mondiale senza aver mai vinto in Coppa del Mondo: la 29enne statunitense nativa del Wyoming vanta infatti tre secondi e quattro terzi posti in discesa, ma l’ultimo risaliva a oltre tre anni fa prima di due lunghi stop prima per infortunio e poi per una sospensione per mancata reperibilità ai controlli antidoping. Per gli Stati Uniti è il quarto oro mondiale in una discesa femminile e l’ultimo l’aveva vinto nel 2009 Lindsey Vonn, oggi quindicesima.
L’argento, staccata di soli 15 centesimi, lo vince l’austriaca Mirjam Puchner, che ai Giochi di Pechino 2022 si era aggiudicata lo stesso metallo ma in superG. Bronzo a 21 centesimi per la campionessa olimpica di superG del 2018 Ester Ledecka, che porta la prima medaglia iridata in una discesa femminile alla Repubblica Ceca ma uscendo male su tutti i salti, il suo grande punto debole, e sbagliando completamente la linea nell’unica vera curva di questa pista nel finale si è giocata l’oro.
Quarta a 34 centesimi l’altra austriaca Cornelia Huetter, quinta la statunitense Lauren Macuga che è sempre più una certezza ed è una discesista completa oltretutto spinta da un irrefrenabile entusiasmo, sesta la sensazionale polivalente tedesca Emma Aicher, ultimo spauracchio per le tre del podio in quanto scesa col numero 30 su 33 atlete.
Le grandi deluse di questa gara sono le atlete della Svizzera e soprattutto dell’Italia su un pendio che senza alcun dubbio non le ha favorite: per la Confederazione elvetica la migliore è stata la campionessa olimpica tuttora in carica e del mondo del 2021 Corinne Suter, settima, per le azzurre Nicol Delago, ottava, non a caso sono entrambe le più scorrevoli delle rispettive nazionali e per la gardenese è di gran lunga il miglior risultato stagionale su una pista dove nelle premondiali dell’anno scorso era stata terza.
Nona e decima l’oro e l’argento del superG, l’austriaca Stephanie Venier e Federica Brignone. Tornando a casa Svizzera, colei che avrebbe dovuto difendere il titolo, Jasmine Flury, è assente dall’inizio della stagione per infortunio, mentre Lara Gut è uscita nella parte finale quando era già in ritardo. Quella che probabilmente sarà la più delusa di tutte è Sofia Goggia, che non lo ammetterà mai ma probabilmente ha risentito della caduta nella prova di ieri e non è andata oltre il sedicesimo posto, addirittura la peggiore delle azzurre, preceduta anche da Laura Pirovano, tredicesima. Di seguito le dichiarazioni delle nostre portacolori.
Nicol Delago “Sono molto soddisfatta, sono in crescendo di condizione dopo l’infortunio di settembre. Oggi mi sono divertita davvero tanto, mi sono sentita bene e spero di continuare così. La pista eè piena di dossi e mi sono sentito a mio agio, era necessario lasciar correre lo sci nel tratto centrale e trovare nuove sensazioni dopo il terzo posto dell’anno scorso. Naturalmente oggi contavano solo me daglie, ma per me sono importanti anche la mia percezioned il mio feeling e sono molto soddisfatta si quelli”.
Federica Brignone: “In alcuni punti non ho sciato esattamente come avrei voluto; ho cercato di essere più morbida possibile, in alcuni punti non sono stata scorrevole come avrei voluto. Ci ho provato, ho avuto l’atteggiamento giusto, sapevo che non sarebbe stata la mia discesa e ho fatto quello che potevo. Non so cosa avrei potuto fare più di così. Ora testa al gigante: ho bisogno di un po’ di riposo e non farò la combinata. È stato un mese ricco di velocità, ora ho bisogno di qualche curva in gigante”.
Laura Pirovano: “Non posso non essere contenta, rispetto alle prove sono riuscita a dare qual qualcosa in più e sono certa di aver dato il tutto, non ho rimpianti. È una pista in cui fatico ad andare veloce pur sapendo cosa devo fare, so che ci sono aspetti su cui devo lavorare e mi concentrerò lì per migliorare”.
Sofia Goggia: “Sapevo già nei giorni scorsi che sarebbe stata una discesa molto difficile per me. Allo stesso tempo credo che per essere completi bisogna saper fare tutto bene: questa pista è ideale per le scivolatrici, io sono un po’ più tecnica. In realtà oggi non ho mai sentito il giusto feeling, sin dalla prima porta. È una pista che non perdona il minimo errore e invece non ne ho imbroccata una. Ho avuto un feeling così pessimo che ho sbagliato anche le uniche due curve tecniche in cui potevo provare a fare qualcosa. Se nel superG avevo tanto rammarico e rabbia sapendo di aver buttato via qualcosa di importante, oggi c’è molto meno ramamrico. Ora guardo con fiducia al gigante e forse alla combinata, decideremo nei prossimi giorni, potrebbe essere un’occasione per capire ancora meglio pista e setup”.
MV