La fotografia, la montagna e tanta determinazione: ecco chi era Matilde Lorenzi
Non aveva ancora esordito in Coppa del mondo, ma dopo la sua vittoria lo scorso marzo nel superG dei Campionati italiani assoluti in Val Sarentino, davanti a Laura Pirovano e Nicol Delago, era già considerata una grande promessa dello sci azzurro e nel massimo circuito ci sarebbe arrivata molto presto.
Matilde Lorenzi avrebbe compiuto vent’anni il prossimo 15 novembre. Cresciuta a Sestriere, aveva rilasciato un’intervista a Rai Gulp nel 2017, quando aveva 13 anni ed era una giovanissima atleta già molto promettente, nella quale si rivelava in tutto il suo modo di essere. Le piaceva la fotografia, e preferiva fare lei le foto piuttosto che essere fotografata. Le piaceva fotografare perché uno scatto immortala un momento e ferma il tempo, mentre nello sci bisogna andare avanti e contro il tempo bisogna correrci. Amava fare foto piene di colori vivaci, come quelle al mare con tutta la sua famiglia.
Le piaceva di più sciare d’estate, sui ghiacciai, piuttosto che d’inverno, ma era determinata a portare avanti con successo la sua carriera. Perché lo sci le aveva insegnato ad avere coraggio, a mettere da parte le sue paure, e soprattutto a essere felice. Il talento, secondo lei, lo si ha quando si nasce, ma poi si può migliorare e coltivare, non smettendo mai di credere in sè stessi.
Ha capito di averne, di talento, perché glielo dicevano tutti e ha cominciato a innamorarsi seriamente di questo sport nella categoria Cuccioli (11-12 anni), dopo che aveva messo per la prima volta gli sci ai piedi a due anni. Una delle sue più grandi aspirazioni era di gareggiare in Coppa del mondo assieme a sua sorella Lucrezia, di sei anni più grande e che da due anni a questa parte ha disputato 13 slalom nel Circo Rosa.
Diceva di avere paura quando c’era da andare veloce, eppure in Coppa Europa, dove aveva esordito nel 2021, aveva gareggiato quasi esclusivamente in discesa e superG, ottenendo come miglior risultato un undicesimo posto in superG a St. Moritz un anno fa, mentre agli ultimi mondiali juniores in Francia era stata sesta in discesa e ottava in superG. E poi, il 26 marzo agli Assoluti, era arrivata la sua vittoria più bella in quel superG in Val Sarentino.
Oltre alla fotografia, le piaceva cucinare, soprattutto i dolci, leggere romanzi e a volte fare l’uncinetto: questa era una delle cose con cui allontanava la tensione prima di una gara. Adorava la montagna anche d’estate, per i suoi colori caldi, per correre e andare in bici.
Com’è naturale, si arrabbiava quando un’avversaria la batteva per pochi centesimi. Ma fuori dalla pista le sue avversarie diventavano tutte amiche, perché lo sci è come una grande famiglia che unisce tutti. Secondo lei il talento consisteva anche nel sapersi rialzare dopo una sconfitta o una caduta. Purtroppo, dall’ultima caduta non si è più rialzata. Ciao Matilde. Riposa in pace.
Foto: Instagram Matilde Lorenzi
Max Valle