Al Media Day FISI Sofia Goggia annuncia la data del probabile ritorno in gara
Grande festa a Milano, al Teatro Armani, per la presentazione dei migliori atleti delle squadre nazionali della Federazione Italiana Sport Invernali. Tra questi, ovviamente, c’era Sofia Goggia, che è tornata sul grave infortunio alla tibia che l’ha costretta a saltare la parte finale della scorsa stagione e ha annunciato il suo imminente ritorno in gara. Ecco le sue parole riprese da Sportal.it.
“Vi confesso che è la prima volta che affronto una stagione che parte tra pochissimo senza aver svolto alcuna preparazione sugli sci: è una cosa del tutto nuova per me. Devo dire che questo infortunio è stato molto pesante, sotto tante aspetti fisicamente, mentalmente, anche emotivamente. Ho patito molto, soprattutto i primi mesi, però devo dire che già dall’operazione tutto è andato alla perfezione. Forse anche meglio delle aspettative. E ringrazio l’equipe medica che mi ha seguito perché sono stati veramente top e tutte le persone che mi hanno aiutato anche nel recupero”.
“Poi sono andata a sciare quest’estate, ma comunque mi rendevo conto che con la piastra era molto difficile ogni curva. Comunque avevo dei dolorini qua e là e non uscivo comunque a stringere uno scarpone. Quindi abbiamo scelto di togliere i mezzi di sintesi, i primi giorni di settembre. E devo dire che è stata una svolta incredibile. Adesso mi sento veramente bene e anche mentalmente riesco a fare delle cose che prima, avendo la piastra non mi fidavo a fare”.
“Metterò gli sci a breve, però chiaramente sfrutterò queste giornate, queste nevicate sui ghiacciai per un primo periodo di adattamento molto blando. Il programma è quello di andare in America l’11 di novembre, fare un mese lì e avrò bisogno di un programma dettagliato con una progressione perfetta. E poi se tutto va bene io vorrei entrare in gara a metà di dicembre, con le prime gare di velocità di Beaver Creek che quest’anno sono un po’ posticipate rispetto all’anno scorso”
“Per due mesi mi sono detta ‘Sono morta. Quando sono caduta quel giorno non mi ero ancora fermata e stavo ancora strisciando sulla pista e sapevo che io non avevo più il piede all’interno dello scarpone. È stato un po’ come morire e ho pensato che nei primi mesi non ce l’avrei fatta”.
“È come se paradossalmente la mia carriera, che purtroppo è stata costellata da tantissimi infortuni, io mi fossi trovata a vivere per la prima vera volta un infortunio, come se gli altri non fossero stati nulla. Però poi piano piano le cose sono andate a posto e ora stanno andando nel verso giusto e comunque adesso sto sentendo bene anche il piede. Fidandomi mentalmente, ho voglia di sciare e ho voglia di riprovarci. La voglia di andare forte c’è sempre e comunque indipendentemente dal fatto di aver avuto tanti infortuni”.
Foto: FISI Pentaphoto