Paris terzo nella discesa “vera” di Wengen, strapotere Odermatt, ko anche Kilde
Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare: giovedì era stato quinto nella prima discesa accorciata, ieri quarto nel superG, oggi finalmente nella discesa di Wengen Dominik Paris ha agguantato il podio piazzandosi in terza posizione a 1”92 da un impressionante Marco Odermatt. Solo un atleta in assoluto stato di grazia come il francese Cyprien Sarrazin è arrivato relativamente vicino, 59 centesimi, al 26enne fuoriclasse svizzero del Canton Nidvaldo collezionando in questi tre giorni un primo posto nel superG di ieri e due secondi posti.
Odermatt invece, che giovedì aveva sfatato il tabù della vittoria in Coppa in discesa, è a 20 podi nelle ultime 22 gare di Coppa del Mondo alle quali ha partecipato, per lui sono 31 trionfi in Coppa, sette stagionali, per Sarrazin il quarto podio nelle ultime cinque gare veloci che ha disputato e nella quinta, il superG di Bormio, è finito fuori. Paris invece è al 45° podio in Coppa, 30° in discesa, uno in più di Kristian Ghedina, il secondo stagionale dopo il trionfo in Val Gardena, il terzo in carriera sul Lauberhorn, l’unica pista tra le grandi classiche dove gli manca ancora la vittoria.
Ma la gara è stata funestata da un altro probabile grave infortunio a un altro grande protagonista del Circo Bianco, Aleksander Aamodt Kilde, caduto sulla esse finale e finito violentemente nelle reti, il fidanzato di Mikaela Shiffrin è stato portato via in elicottero e dalle prime informazioni ufficiose pare che ci sia la frattura esposta della gamba destra: un incidente che poteva avere conseguenze ancora più drammatiche. Quarto a 2”20 è arrivato il suo connazionale Adrian Smiseth Sejersted, mai così bene da oltre tre anni a questa parte.
Quinto la delusione di questi tre giorni, l’austriaco Vincent Kriechmayr, sesto e settimo altri due francesi, Adrien Théaux, 39 anni e non sentirli, e Nils Allegre, ottavo, lo svizzero Niels Hintermann, nono e decimo gli statunitensi Ryan Cochran Siegle e Bryce Bennett, quest’ultimo ex-aequo col secondo azzurro, Mattia Casse.
Così gli altri azzurri: diciannovesimo Christof Innerhofer, ventitreesimo Guglielmo Bosca, ventinovesimo Pietro Zazzi, trentaseiesimo Nicolò Molteni, quarantunesimo Benjamin Jacques Alliod. Domani lo slalom chiude la quattro giorni di gare nella celeberrima località svizzera dell’Oberland Bernese. Di seguito le dichiarazioni di Paris e Casse.
Dominik Paris: “È stata dura oggi, ma sapevo che bisognava stringere i denti per poter fare risultato. Peccato per Kilde, forse era un po’ stanco. Io credo che se c’è stato un problema, non è stato nella sua caduta ma nel modo in cui è entrato nelle reti. Non è ottimale fare due discese nello stesso posto, io preferisco andare una volta al limite anziché due, e questo in nessuna località. Oggi, credo di aver fatto abbastanza bene in alto e nella parte bassa. Ho lasciato un po’ troppo nella solita Kernen – S. Odermatt e Sarrazin, questo momento stanno facendo molto bene”.
Mattia Casse: “Ho abbassato il mio tempo di quasi due secondi, ma gli altri di quattro. Se guardiamo il distacco è altissimo, eppure io ho cercato di spingere. Un paio di errori li ho sicuramente fatti, ma non riesco a spiegarmi tutto questo svantaggio. Siamo tutti stanchi dopo cinque giorni di discese, però Odermatt e Sarrazin sono sempre velocissimi. Ci riproverò a Kitzbuehel”.
Foto: FISI Pentaphoto