Ad Aspen Kilde vince la sesta discesa stagionale e la relativa coppa di specialità
Ad Aspen, dopo la cancellazione della discesa di ieri, la visibilità è rimasta scarsa e piatta, almeno per i primi dieci concorrenti, ma almeno il vento e la neve non hanno condizionato la gara, pertanto Aleksander Aamodt Kilde, sceso col numero 7, ha vinto la discesa maschile sulla pista Ruthie’s Run del Colorado e si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il trofeo di questa specialità, sua quinta sfera di cristallo della carriera insieme a quella generale del 2020 e a quelle di superG del 2016 e dell’anno scorso.
Secondo posto a 61 centesimi, aiutato dalla visibilità che cominciava lentamente a migliorare, il canadese campione del mondo di superG James Crawford, sceso col numero 12, terzo a 63 il dominatore della Coppa generale, lo svizzero Marco Odermatt, che aveva preso il via appena prima del nordamericano. Per Kilde è la ventunesima vittoria in Coppa del Mondo, l’ottava stagionale, la dodicesima in discesa, la sesta stagionale: l’ultimo a vincerne così tante nella stessa stagione era stato l’austriaco Stephan Eberharter nel 2002-2003, e un numero maggiore in campo maschile le ha vinte solo il più grande discesista di sempre, l’austriaco Franz Klammer, nel 1974-1975.
Per Crawford è il terzo podio stagionale in Coppa, tutti in discesa, per Odermatt è addirittura il diciassettesimo podio stagionale e il quinto in discesa, specialità di cui è fresco campione del mondo ma in Coppa del Mondo è arrivato nove volte tra i primi tre senza mai vincere. Il più diretto inseguitore di Kilde nella classifica di specialità, l’austriaco Vincent Kriechmayr, che è anche il vincitore delle altre tre discese disputate in Coppa, si è piazzato quarto a 70 centesimi da Kilde dal quale ora è staccato di 206 punti quando manca una gara alla fine, quella delle finali di Soldeu.
Un vero peccato per l’altro norvegese Adrian Smiseth Sejersted, che era in testa ieri quando la gara è stata interrotta e poi cancellata e che oggi è sceso col numero 17 col sole quasi pieno ma per voler dimostrare che la sua prestazione non era stata un caso e per rifarsi dalla delusione ha rischiato troppo ed è finito fuori quando era in piena corsa quantomeno per il secondo posto.
Quinto il superveterano francese Johan Clarey, sesto lo svizzero Niels Hintermann, nono il tedesco Andreas Sander, al primo top ten stagionale nella specialità, decimo lo statunitense Bryce Bennett, al primo top ten stagionale in assoluto. Strepitoso l’addio allo sci di Steven Nyman, sceso col pettorale numero 214, come le sue gare in Coppa del Mondo, in pantaloni e giubbotto di jeans e fermandosi a salutare tutti coloro che l’hanno supportato durante la sua carriera ultraventennale.
Settimi ex-aequo i migliori degli azzurri, Dominik Paris e Florian Schieder, sedicesimo Mattia Casse, ventiduesimo Christof Innerhofer, ventinovesimo Matteo Marsaglia, trentatreesimo Guglielmo Bosca, cinquantesimo Pietro Zazzi, cinquantaduesimo Nicolò Molteni. Alla discesa delle finali di Soldeu andranno Casse, Schieder e Paris. Domani il superG chiuderà la tre giorni sulle nevi della celebre località del Colorado.