Capolavoro Bassino: è suo l’oro mondiale del superG
Dicevano che l’Italia femminile dello sci alpino vinceva solo in Coppa del Mondo, e invece in questi Mondiali di Courchevel-Méribel siamo già a due vittorie in due gare: Marta Bassino ha conquistato l’oro nel superG sulla Roc de Fer di Méribel, la stessa pista dove Deborah Compagnoni strapazzò tutte nella stessa specialità ai Giochi olimpici di Albertville e che è calzata perfettamente per le sue caratteristiche da gigantista sopraffina.
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L’argento va alla statunitense Mikaela Shiffrin, staccata solo di 11 centesimi e il sorpasso di Marta a Mikaela c’è stato solo sul ripidissimo muro finale, che la 26enne cuneese di Borgo San Dalmazzo ha sciato alla grande. Il bronzo, staccate di 33 centesimi, lo vincono ex-aequo l’austriaca Cornelia Huetter e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie.
Per Marta, che in superG in Coppa del Mondo è salita quattro volte sul podio senza mai vincere ma quest’anno è stata terza a Sankt Anton am Arlberg e a Cortina d’Ampezzo, è la seconda medaglia iridata ed è anche il secondo oro dopo quello nel parallelo di Cortina d’Ampezzo di due anni fa, per Shiffrin è addirittura la dodicesima, una in più della svedese Anja Paerson e della francese Marielle Goitschel e tre in meno della tedesca pioniera dello sci Christl Cranz, per Huetter, una carriera costellata di infortuni, e per Lie, che di infortunio ne ha avuto uno ma terribile due anni fa, è la prima.
Per l’Italia femminile dello sci alpino è il nono oro mondiale della storia, arrivato a un’atleta ancora molto sottovalutata: qualcuno ha scritto, non si sa in base a che cosa, che è sottovalutata Federica Brignone, in realtà Federica, che oggi è arrivata ottava, è amatissima nel mondo degli addetti ai lavori e questo apprezzamento non lo vediamo francamente per Bassino, che è la miglior sciatrice del Circo Rosa dal punto di vista stilistico, ancora più di Shiffrin.
Quinta e sesta, rispettivamente a 3 e a 4 centesimi dal terzo gradino del podio, due delle grandi favorite, la norvegese Ragnhild Mowinckel e la svizzera Lara Gut, settima la neozelandese Alice Robinson, che col numero 30 ha fatto tremare Marta e tutti noi perché era in vantaggio fino all’ultimo intermedio ma poi ha sbagliato alla quartultima porta buttando via forse non l’oro ma sicuramente una medaglia, nona la francese Tessa Worley, anche lei in piena corsa per lòe medaglie fino al muro finale, così come la slovena Ilka Stuhec, dodicesima, decima la svizzera Michelle Gisin.
Le altre azzurre: ottava, come detto, Brignone, undicesima Sofia Goggia su una pista che per ora non gradisce anche se ieri nella prima prova della discesa ha fatto il miglior tempo, quindicesima Elena Curtoni. Domani ci sarà la seconda prova cronometrata in vista della discesa di sabato.