50 anni di Coppa del Mondo in Val Gardena
Domani, sabato 2 settembre, Santa Cristina si trasformerà nel grande centro dei festeggiamenti per il giubileo dei 50 anni della Coppa del Mondo di sci in Val Gardena.
L’intera valle celebrerà e renderà omaggio a questo mezzo secolo. Santa Cristina si trasformerà nella Saslong per la festa: cancelletto di partenza, gobbe del cammello, Ciaslat e gli altri passaggi chiave non mancheranno di certo sulla ripida strada principale. Inoltre, i festeggiamenti saranno caratterizzati da una gara di sci con le star della Coppa del Mondo, una sfilata con oltre 120 partecipanti in costumi d’epoca e attrezzatura storica, la presentazione della canzone del giubileo e dei trofei dei vincitori di quest’anno
Ma il momento clou dei festeggiamenti sarà proprio il corteo, che vedrà la partecipazione di oltre 120 gardenesi e che porterà dal Dosses-Maciaconi-Piazza fino all’Iman-Center. Al centro dell’attenzione ci saranno gli attori dei teatri locali di Selva Gardena, Ortisei, Santa Cristina e di Roncadizza, che si presenteranno con vestisti e costumi storici. I ragazzi della scuola di sci ed i loro maestri metteranno in mostra le uniformi d’ epoca. Atleti, tifosi e collaboratori di tutte le epoche saranno invece accompagnati dalle bande musicali di Arabba e di Cornedo all’Isarco.
Durante il corteo saranno ricordati il congresso FIS del 1967 di Beirut, dove la Val Gardena si è aggiudicata l’organizzazione dei Mondiali di sci del 1970, la prima discesa di Coppa del Mondo nell’anno 1969, i Campionati mondiali e il leggendario duello di cinque anni dopo, tra Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark nella finale di Coppa del Mondo e anche la vittoria altoatesina con Herbert Plank datata 1977. Ma non mancheranno nemmeno i ricordi del passato più recente: Kristian Ghedina e il capriolo, le tante vittorie sensazionali o gli eroi della Saslong degli ultimi tempi come Steven Nyman e la corazzata norvegese di Super-G.
Bisogna anche ricordare che la Saslong è famosa per le sue gobbe del cammello, infatti alla sfilata non potrà, ovviamente, mancare anche questo animale, che abitualmente vive così lontano dalla Val Gardena.
Mattia Laudati