Alexander Prast getta la spugna: si ritira a soli 26 anni
A soli 26 anni Alexander Prast ha annunciato con un lunghissimo post sui social network. Altoatesino di Terlano, discesista molto tecnico, quasi due anni fa, alla sua quattordicesima gara di Coppa del Mondo, il superG maschile di Val d’Isère, è caduto rovinosamente distruggendosi il ginocchio destro: rottura dei legamenti crociati anteriori e posteriori e il collaterale con anche una lesione al menisco.
Da quell’infortunio non si è più ripreso, tanto è vero che quella è stata in assoluto la sua ultima gara. Il suo miglior risultato nel circuito maggiore, dove ha esordito il 25 novembre 2017 nella discesa di Lake Louise, è stato il ventottesimo posto nella combinata di Wengen del 17 gennaio 2020, mentre in Coppa Europa ha vinto un superG a Zinal finendo anche tre volte terzo. Nel marzo dello stesso 2017 è stato inoltre argento in discesa ai Mondiali juniores di Are.
“Dopo la mia caduta nella mia ultima gara di Coppa del Mondo in Val d’Isere il 12 dicembre 2020, la mia vita o la mia routine – in un millisecondo – sono cambiate completamente. La diagnosi è stata negativa, ma ho accettato l’infortunio rapidamente e sono stato così fortunato ad essere nelle migliori mani che avrei mai potuto immaginare – Grazie Doc Christian Fink & Team, siete i migliorì!
Dopo i miei interventi, sapevamo che sarebbe stata una strada lunga e difficile per ritrovare la mia forma fisica, ma l’abbiamo presa a testa alta. Ogni piccolo progresso è stato importante e mi ha dato energia per combattere attraverso ore e ore di allenamento, sudore, dolore e trattamenti.
Tuttavia, negli ultimi mesi il mio ginocchio mi ha dato segnali: non può più sopportare tutti questi intensi carichi. Ecco perché sono giunto alla conclusione che per me la salute è più importante delle prestazioni.
Lo sci e le gare erano la mia passione. Amo la velocità, l’adrenalina, la competizione, correre dei rischi, spingermi al limite.
Abbandonare lo sport e rinunciare ai miei obiettivi e ai miei sogni è difficile, devo ammetterlo. Se il tuo corpo ti costringe a farlo, rende la decisione più facile e difficile allo stesso tempo. È stato un lungo processo arrivare a questo punto, ma mi sembra giusto al 100%.
Grazie alla mia famiglia che mi ha sempre supportato durante i miei momenti migliori e più difficili, i miei sponsor, tutti i miei allenatori e amici e, naturalmente, il mio team medico! Sapete chi siete – e ve ne sarò per sempre grato!!
Non ho raggiunto tutti i miei obiettivi nelle gare di sci, ma ho creato molti bei ricordi e amici che porterò con me per sempre – spero di vedervi presto fuori dalle piste! Ripenso a tanti momenti intensi, alcuni belli, pieni di gioia, altri elettrizzanti, altri tristi, che mi hanno formato come atleta e come persona. Grazie a tutti coloro che hanno reso questo viaggio indimenticabile.
Beh, non c’è niente di cui essere tristi. A essere onesto, sono entusiasta per ciò che verrà dopo. Ogni percorso è diverso, e se questo è il mio ne varrà la pena! Come molti dicono, quando una porta si chiude, un’altra si apre. Va bene così, forza!”
Foto: FISI Pentaphoto