Pechino 2022: Brignone terza nella prima manche del gigante olimpico
Come molti pensavano in testa alla prima manche del gigante femminile olimpico di Yanqing c’è la leader di Coppa del Mondo di specialità Sara Hector ma la svedese, su un tracciato cortissimo e con la tracciatura dell’allenatore delle slovene molto stretta a causa della forte pendenza della pista Ice River, ha dovuto sudare sette camicie per scavalcare nel finale di 3 decimi l’austriaca Katharina Truppe.
La buona notizia per l’Italia è che a 42 centesimi, terza, c’è Federica Brignone, ma soprattutto che la quarta, la slovena Meta Hrovat, è a 92 centesimi e a mezzo secondo dal bronzo provvisorio della valdostana, distacco che su un pendio così corto non è affatto poco. Quinta è la norvegese Ragnhild Mowinckel, sesta la statunitense Nina O’Brien, una che spara le cartucce migliori ai grandi appuntamenti, settima la francese Tessa Worley, la regina delle seconde manche anche se il suo distacco da Fede è di 95 centesimi, ottava, nona e decima le svizzere Lara Gut, Michelle Gisin e Wendy Holdener, undicesima la polacca Maryna Gasienica Daniel, dodicesima la quarta svizzera, Camille Rast.
Veniamo alle prestazioni sottotono o alle delusioni. Tredicesima la slovacca Petra Vlhova ex-aequo con l’austriaca Katharina Liensberger, diciannovesima l’austriaca Ramona Siebenhofer, venticinquesima la neozelandese Alice Robinson, che ne ha combinate di tutti i colori già alla seconda porta del ripidissimo tratto iniziale, sul quale sono uscite la nostra Marta Bassino alla terza porta e, incredibilmente, Mikaela Shiffrin alla settima porta. Da notare che la statunitense non usciva in un gigante dalla prima manche di Kronplatz del 23 gennaio 2018, la fuoriclasse del Colorado, che era anche la campionessa uscente delle porte larghe, dà così l’addio all’en-plein di medaglie olimpiche in questi Giochi, ora staremo a vedere se farà davvero tutte le gare. Ventiquattresima la terza azzurra, Elena Curtoni.