Inaugurata una nuova cabinovia a Madonna di Campiglio
Madonna di Campiglio ha una nuova cabinovia, la Fortini-Pradalago, inaugurata ufficialmente sabato scorso ma già attiva dallo scorso dicembre.
La costruzione del nuovo impianto era cominciata durante il primo lockdown nel 2020 per essere pronta all’inizio dello scorso inverno ma, come tutti sappiamo, non ha potuto essere utilizzata. Alla cerimonia, moderata dal presidente di Funivie Madonna di Campiglio Sergio Collini, erano presenti il ministro del turismo Massimo Garavaglia e l’assessore al turismo della provincia autonoma di Trento Roberto Failoni. Don Samuele Monegatti, parroco di Madonna di Campiglio, ha provveduto al rito della benedizione.
La cabinovia Fortini-Pradalago è un nuovo e modernissimo impianto di risalita a 10 posti, un investimento importante che potenzia l’offerta di vacanza sugli sci, migliora l’integrazione tra l’area Fortini e quella del Grosté e, al tempo stesso, decongestiona, soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio, uno snodo per l’intero comprensorio sciistico della Ski Area Madonna di Campiglio-Dolomiti di Brenta.
L’impianto ha un basso impatto energetico e garantisce limitate emissioni sonore, minori vibrazioni e un maggior rendimento. Il sistema di riscaldamento interno rende la panoramica salita a Pradalago particolarmente confortevole. Fornita dall’azienda austriaca leader di settore Doppelmayr la nuova cabinovia Fortini-Pradalago, Classe D-Line, ha una portata pari a 3.600 persone/ora e una velocità di 6 m/s; si sviluppa su una lunghezza di 2.432 metri e un dislivello di 456 metri.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Stazione di partenza: 1.644 m slm
Stazione di arrivo: 2.100 m slm
Dislivello: 456 m
Lunghezza: 2.432 m
Pendenza media: 19,15%
Pendenza massima: 55,35%
Portata: 3.600 p/h
Velocità: 6 m/s
“Siamo orgogliosi di aver realizzato un impianto funiviario all’avanguardia per il comfort e la sicurezza offerti agli utenti e per le modalità di funzionamento gestite dai nostri operatori – ha detto Collini -. Ogni dettaglio è controllato da remoto con possibilità di intercettare subito qualsiasi anomalia e di intervenire in tempo reale. Tre le parole guida: il coraggio, di valutare attentamente il presente e poi di assumersi il rischio imprenditoriale; la fiducia, verso un futuro migliore e di ritorno alla normalità; infine il senso di responsabilità, di rischiare e di fare a beneficio di tutto il territorio”.
“Voglio ringraziare attraverso le Funivie di Campiglio tutti gli operatori del settore perché ci vuole coraggio nel fare investimenti e non solo resilienza, perché vogliamo fare meglio di prima – ha aggiunto Garavaglia -. Il coraggio lo abbiamo avuto anche noi con gli 800 milioni del fondo montagna per fare arrivare in tempi rapidi le risorse al settore che conta su 2.000 operatori nel settore degli impianti a fune. Ora dobbiamo guardare oltre: quello che arriva da Campiglio oggi è un segnale di fiducia e positivo. C’è questo maledetto virus, ma ci si può convivere. L’ auspicio è che in futuro ci sia un ritorno alla grande di tutti i turisti che c’erano negli anni pre-pandemia”.
“L’investimento nella nuova cabinovia – ha quindi sottolineato Falloni – rappresenta un segnale di grande vitalità del comparto turistico invernale e di quello degli impianti a fune in particolare. Scelte come quella delle Funivie di Campiglio sono ancora più importanti in un contesto non semplice come quello dovuto alla pandemia perché indicano la volontà di superare questa fase e di guardare con fiducia al futuro. I dati della stagione turistica invernale, pur lontani dai record pre-pandemia, sono la conferma che il Trentino della neve è attrattivo e capace di andare oltre le avversità. È un orgoglio vedere cosa sa fare il Trentino in questa fase di difficoltà”.