Trionfo di Sofia Goggia nella minidiscesa di Cortina d’Ampezzo
Su un’Olympia delle Tofane decapitata della parte alta sopra il salto del Duca d’Aosta a causa del forte vento Sofia Goggia ha vinto la discesa femminile di Coppa del Mondo di Cortina d’Ampezzo malgrado abbia preso una raffica di vento pazzesca che nessun’altra ha preso commettendo di conseguenza un grave errore rischiando di uscire prima della Grande Curva, poi ne ha commesso un altro andando lunghissima nella zona dello Scarpadon, ma poi dalle Pale di Rumerlo è stata perfetta facendo valere la sua velocità incredibile.
Una vittoria, su una pista dove Sofia per varie vicissitudini non gareggiava da quattro anni, che sa di miracolo perché lunedì, dopo la caduta di Altenmarkt-Zauchensee, non camminava, ma i fisioterapisti l’hanno rimessa in piedi e Sofi oggi ha conquistato il sui diciassettesimo trionfo totale in Coppa del Mondo, uno in più di Deborah Compagnoni, il suo dodicesimo in discesa, tanti quanti quelli di Isolde Kostner, e per la campionessa olimpica in carica della specialità è anche il sesto successo stagionale, il quarto su cinque discese. Nessuna azzurra aveva mai vinto cinque gare di Coppa del Mondo in una sola stagione: Compagnoni, Karen Putzer, Denise Karbon e Brignone si sono fermate a cinque. Numeri pazzeschi per un’atleta che, insieme a Brignone, sta riscrivendo da capo a piedi la storia dello sci italiano.
E a proposito di Brignone, a Rumerlo è arrivata talmente sbilanciata che per non cadere ha dovuto mettere gli sci a spazzaneve e in questo modo è finita diciannovesima: Fede al traguardo era furibonda perché consapevole di aver buttato via non solo il podio ma probabilmente anche la vittoria. Seconda a 20 centesimi si è piazzata l’austriaca Ramona Siebenhofer, vincitrice tre anni fa di due discese proprio su questa pista i suoi unici due successi in Coppa del Mondo e ora seconda per 136 punti alle spalle di Sofia nella classifica di specialità al posto della statunitense Breezy Johnson, caduta ieri in prova. Terza a 26 centesimi la ceca Ester Ledecka, campionessa olimpica in carica di superG e al sesto podio in Coppa del Mondo, terzo in discesa, e che quando arriva al traguardo sembra sempre incapace di esultare tanta è l’incredulità che la pervade quando fa un buon risultato.
Quarto posto a 33 centesimi da Goggia per la svizzera Corinne Suter, laureatasi un anno fa campionessa del mondo della specialità proprio sull’Olympia delle Tofane, quinta l’austriaca Mirjam Puchner, sesta la svizzera Michelle Gisin, settima come a Bansko due anni fa l’austriaca Elisabeth Reisinger, al miglior risultato eguagliato della carriera, ottava la norvegese Ragnhild Mowinckel, nona la svizzera Lara Gut (“è una presa per il culo”, ha sbottato al traguardo furibonda la ticinese, non si capisce se per la pista tagliata o per il vento che ha trovato, se l’ha trovato), decima la tedesca Kira Weidle. Le altre azzurre: detto del diciannovesimo posto di Brignone, quattordicesime ex-aequo si sono piazzate Elena Curtoni e Nicol Delago, ventesima Nadia Delago, trentasettesima Francesca Marsaglia, quarantesima Marta Bassino, non è arrivata al traguardo Roberta Melesi. Domani il superG che speriamo ci regali lo stesso grande spettacolo che c’è stato oggi malgrado la pista notevolmente accorciata e magari anche un risultato simile.