A Shiffrin lo slalom di Schladming, a Vlhova la coppa di specialità
Rimontando dal quinto posto della prima manche dello slalom femminile di Coppa del Mondo col miglior tempo parziale Mikaela Shiffrin, in ritardo di 42 centesimi a metà gara, ne guadagna 57 centesimi a Petra Vlhova e la batte sul traguardo di 15 centesimi vincendo sulla Planai come già aveva fatto ai Mondiali del 2013, quando non aveva ancora 18 anni. Per la fuoriclasse statunitense del Colorado è la 73a vittoria in Coppa del Mondo, la 47a in slalom: superate le 46 vittorie in gigante di Ingemar Stenmark. Ma la fuoriclasse slovacca con due gare d’anticipo si porta a casa la sua seconda coppa delle porte strette dopo quella di due anni fa, Shiffrin invece aumenta il suo vantaggio nella generale a 55 punti. Terza a 93 centesimi la tedesca Lena Duerr a completare un podio quasi identico ai due di Levi di inizio stagione ma con le prime due invertite.
La stupenda e difficilissima Planai della località austriaca della Stiria, anche se alla fine ha vinto sempre una delle solite due, ha finalmente regalato uno slalom femminile pieno di emozioni, peccato che si sia gareggiato qui solo perché Flachau era infestata da un focolaio di Covid-19, e infatti l’anno prossimo si tornerà a gareggiare su quella schifezza di pista della località del Salisburghese che non ha nulla a che vedere con quella di Schladming. Molte le uscite nella seconda manche, tra le altre la statunitense Paula Moltzan, che era sesta al termine della prima, ed entrambe coloro che erano al terzo posto ex-aequo a metà gara, ossia la svizzera Wendy Holdener e la canadese Ali Nullmeyer, così la rediviva austriaca Chiara Mair e la svizzera Camille Rast, reduce dalla positività al Covid, che classificandosi quarte ex-aequo hanno ottenuto il miglior risultato della loro carriera, così come la croata Leona Popovic, sesta.
La norvegese Mina Fuerst Holtmann, settima, conquista invece il suo miglior risultato in slalom, ottava e nona le canadesi Laurence St-Germain e Amelia Smart, quest’ultima al primo top ten in carriera, decima l’altra norvegese Maria Therese Tviberg. Clamoroso come ha fatto a rimanere in pista e a tagliare il traguardo ventunesima dopo un errore alla quart’ultima porta che si è trascinata fino al traguardo crollando di tredici posizioni rispetto alla prima manche l’austriaca Katharina Liensberger, campionessa del mondo in carica della specialità, che oggi ha dovuto ufficialmente restituire la coppa di slalom a Vlhova. Miglior risultato della carriera per Anita Gulli, unica azzurra qualificata per la seconda manche e alla fine ventitreesima, cinque gradini meglio rispetto del ventottesimo posto di Flachau di un anno fa: evidentemente la 23enne torinese si trova molto bene sotto le luci dei riflettori. Ora per il Circo Rosa ricominciano le gare veloci: sabato e domenica ci saranno discesa e superG ad Altenmarkt-Zauchensee.
Foto: Instagram FIS Alpine