Vinatzer fuori all’ultima porta, stravince Noel
Incredibile a Val d’Isere: quando era ormai sicuro di andare provvisoriamente in testa, cosa che gli sarebbe valsa il secondo posto, Alex Vinatzer ha commesso una marea di errori nella seconda manche dello slalom, l’ultimo alla terzultima porta, in seguito al quale non è riuscito a passare regolarmente l’ultima porta. Dominio assoluto per Clement Noel che trionfa per la nona volta in Coppa del Mondo con 1”40 di vantaggio sullo svedese Kristoffer Jakobsen, al suo primo podio in carriera, e 1”85 sul croato Filip Zubcic, al suo primo podio in slalom. Miglior azzurro Giuliano Razzoli, nono.
Una conclusione di gara che è un vero e proprio suicidio sportivo, che simboleggia tutta la differenza che c’è tra la squadra azzurra maschile e quella femminile di sci alpino, che diventa ancora più eclatante guardando il risultato di oggi a St. Moritz delle ragazze: è una banalità si può andar forte quanto si vuole ma se non si arriva al traguardo passando le porte correttamente non si va sul podio, né tantomeno si vince. A Vinatzer sta capitando già ormai troppe volte, basterebbe ricordarsi tutte le uscite dell’anno scorso. Certo, all’ultima porta non gli era mai capitato, ma a sua scusante c’è da dire che la seconda manche ha messo in difficoltà come lui anche moltissimi altri atleti fin dalle prime porte, che poi hanno continuato a sbagliare fino a uscire, come Manuel Feller e Tanguy Nef, quinto e quarto dopo la prima manche, e purtroppo, in casa Italia, anche Stefano Gross, fuori per un’inforcata.
Noel invece sembrava sciare su un altro terreno e ha fatto il miglior tempo anche nella seconda manche. Quarto a soli 4 centesimi dal podio lo svizzero Daniel Yule, quinto a 5 centesimi dal terzo posto di Zubcic il britannico Dave Ryding, sesto, dalla terza posizione di metà gara, il norvegese campione del mondo in carica Sebastian Foss Solevaag, settimo il belga Armand Marchant, ottavo il giovane norvegese Atle Lie McGrath, decimo il suo coetaneo e connazionale Lucas Braathen, undicesimo l’altro norvegese Henrik Kristoffersen, che ha solo 27 anni ma in confronto agli altri due sembra un veterano.
Per l’Italia, oltre alle uscite di Vinatzer e Gross, ci sono anche delle buone notizie: un Razzoli finalmente in condizioni presentabili a inizio stagione dopo tempo immemorabile, Tommaso Sala, piazzandosi dodicesimo, ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera dopo tante sofferenze, infine il 39enne Manfred Moelgg, che il suo lo fa sempre e che è stato anche fortunato a qualificarsi per la seconda manche grazie alla squalifica di Victor Muffat-Jeandet, ha chiuso diciannovesimo. Ora toccherà alla quattro giorni altoatesina, da venerdì a lunedì, col superG e la discesa della Val Gardena e i due giganti dell’Alta Badia.