Venti Comuni “rossi” in Alto Adige
Torna l’incubo Covid-19 in Alto Adige: con un’ordinanza firmata dal presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e in vigore da domani sono state decise nuove restrizioni per frenare la nuova ondata della pandemia: in tutta la provincia chiudono discoteche e sale da ballo, tornano le mascherine all’aperto e sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2.
Ma soprattutto in venti Comuni dove l’aumento dei contagi è preoccupante, scatta l’obbligo di Ffp2 nei negozi, sono sospesi gli eventi pubblici in luoghi chiusi, chiudono teatri e cinema e vi sono sospese le prove. Inoltre i bar e i ristoranti devono chiudere alle 18 e parte il coprifuoco dalle 20 alle 5.
I venti Comuni sono Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.
Aggiornamento: Kompatscher oggi in conferenza stampa ha detto che, nel caso di Comuni con impianti di risalita nel loro territorio, questi restano aperti aspettando le decisioni del Governo, che comunque ha ricevuto in tal senso l’ok del Comitato tecnico-scientifico sulle linee guida delle Regioni.
Per quanto riguarda invece, per esempio, le gare di Coppa del Mondo della Val Gardena in programma tra poco meno di un mese, essendo Santa Cristina tra i comuni rossi, se dovesse perdurare questa situazione il pubblico al parterre non verrà ammesso ad assistere alle gare.