Riapertura impianti, lo scenario in Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino
Malgrado i nodi da sciogliere siano ancora molti e tutti nelle mani del probabile nuovo governo presieduto da Mario Draghi, se da Roma arriverà il via libera alla riapertura degli impianti il 15 febbraio, molti comprensori non vogliono farsi trovare impreparati.
E’ il caso della Valle d’Aosta, dove in un confronto tra Regione, Finaosta e Avif (gli impiantisti valdostani), è stata individuata come data probabile per la ripartenza quella del 18 febbraio. Questo perché, come ha detto ad Aosta Sera il presidente dell’Avif Ferruccio Fournier, si vuole avere il tempo di preparare tutto nel caso dovesse cessare il blocco degli impianti e dovesse essere consentito lo spostamento tra regioni diverse. Non tutti i comprensori valdostani potranno riaprire ma le amministrazioni comunali di Saint-Rhémy-en-Bosses e Cogne.
Anche in Trentino gli impianti potranno riaprire dal 18, mentre in Alto Adoge il lockdown durerà fino a fine mese. In Lombardia invece, un’ordinanza firmata oggi dal governatore Attilio Fontana prevede che gli impianti possano ripartire il 15 febbraio col numero massimo delle presenze giornaliere che però non potrà superare il 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti di risalita. Per le stazioni sciistiche che non hanno più di due impianti, invece, il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 50% della portata oraria. Agli abbonati plurigiornalieri, settimanali e stagionali, dovrà essere garantito il posto, nel limite del contingente giornaliero, anche attraverso appositi sistemi di prenotazione.