Federica Brignone vince il nevoso mini-superG di Soldeu maledetto per la caduta di Lindsey Vonn
Era solo questione di tempo che arrivasse un podio anche in un superG di Coppa del Mondo per Federica Brignone, oggi a Soldeu è arrivata addirittura la vittoria in una gara che è stata accorciata di 30 secondi tagliando la parte iniziale pianeggiante ed è stata disputata sotto una fitta nevicata mietendo la più illustre delle vittime.
Col senno di poi bisogna dire che questa gara non si sarebbe dovuta fare, o quantomeno andava fatta subito quando c’era il sole e non rinviata di tre ore: troppi rischi fatti correre alle atlete per mandare avanti lo spettacolo e a lasciarci le penne è stata quella che probabilmente rischia più di tutte le altre, e cioè Lindsey Vonn, caduta poco dopo aver fatto segnare il miglior intermedio e sulle cui condizioni vi aggiorneremo a parte. Sia come sia, brave e fortunate le azzurre dato che Brignone ha vinto ma Sofia Goggia, Elena Fanchini e Johanna Schnarf, tutte partite prima della caduta di Lindsey quando la nevicata non era ancora aumentata d’intensità, sono quarta, quinta e sesta una in fila all’altra, in particolare Elena, che ha fatto il suo miglior risultato nella specialità, aveva il numero 1 e Sofia il numero 2.
Fede, scesa con l’8, ha dimostrato tutte le sue qualità in una specialità, il superG, nella quale secondo il nostro modesto parere scia meglio che in gigante, anche se poi la concorrenza è estremamente forte anche in questa specialità, oggi anche la fortuna è stata dalla sua e ha preceduto di 13 centesimi la statunitense Laurenne Ross, al suo primo podio in superG lei che era stata seconda anche nella discesa di Garmisch-Partenkirchen di tre anni fa, e di 37 l’austriaca Tamara Tippler, che era stata seconda nel superG di Lake Louise dello scorso dicembre. Per Federica è il secondo successo in carriera dopo quello nel gigante dello scorso 24 ottobre a Sölden, località dal nome simile al quello della località del Principato di Andorra.
Sedicesima la svizzera Lara Gut, scesa dopo la caduta di Vonn ma con una nevicata che nella quasi mezz’ora di interruzione della gara per soccorrere la statunitense si era notevolmente infittita e la pista di conseguenza si è rallentata tanto è vero che per esempio Nadia Fanchini e l’austriaca Cornelia Hütter, scese subito dopo di lei, hanno chiuso rispettivamente diciannovesima e ventesima. La ticinese si porta a soli 8 punti dalla sua grande avversaria nella classifica generale, certo che ora rischia di vedersi consegnare su un piatto d’argento la Coppa del Mondo per colpa dell’ennesima big fuori gioco a causa di una caduta in una gara che, come già detto, o non si doveva fare o andava fatta prima. La migliore di quelle scese dopo la caduta di Lindsey è stata la tedesca Viktoria Rebensburg, settima, bene anche Tina Weirather, tredicesima, e la francese Tessa Worley, quattordicesima ma quando la nevicata si era già calmata.
La migliore delle transalpine è stata Romane Miradoli, ottava, nona la svedese Kajsa Kling. La statunitense Mikaela Shiffrin prende due punticini terminando ventinovesima. C’è anche Elena Curtoni decima tra le top ten di questa gara dominata dall’Italia ma, non ce ne vogliano le nostre ragazze, della quale non riusciamo a gioire fino in fondo. Le altre azzurre: quindicesima Francesca Marsaglia, ventunesima Daniela Merighetti, quarantunesima Marta Bassino. Chiudiamo dicendo che è la 70a vittoria per l’Italia femminile in Coppa del Mondo, che non c’erano mai state cinque azzurre tra le prime dieci in una gara del Circo Rosa e che in superG il successo mancava da quello vinto da Nadia Fanchini il 7 dicembre 2008 a Lake Louise, infine era dal 2002-2003 che un’azzurra non vinceva in due specialità diverse nella stessa stagione, l’ultima era stata Karen Putzer sempre in superG e gigante. Domani la combinata con superG.