3 Cime Dolomites, sì al collegamento con l’Austria a determinate condizioni
Il sito altoadigeinnovazione.it ha riportato la notizia che il comprensorio “Tre Cime Dolomites”, nel comune di Sesto Pusteria potrà essere collegata con quello austriaco “Sillian Hochpustertal”.
Dal versante altoatesino sono previsti a questo fine un nuovo impianto di risalita e una nuova pista da sci, denominati “Tre Cime II”, che potranno però essere realizzati solo in presenza di un progetto riferito anche al versante dell’Austria del collegamento. La Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano ha approvato a questa condizione il progetto per il tratto altoatesino secondo le valutazioni e con le condizioni imposte dal Comitato ambientale. E’ prevista anche una cauzione pari a 200.000 euro per il rispetto delle prescrizioni e una proposta in tal senso è stata sottoposta all’esecutivo provinciale dall’assessore all’ambiente.
Lo studio di fattibilità per il collegamento fra le due zone sciistiche, presentato dalla società gestrice degli impianti di risalita 3 Zinnen Spa, era già stato approvato dalla Giunta due anni fa e aveva già ottenuto il parere positivo dal Comitato ambientale. La nuova cabinovia Tre Cime II avrà cabine da 10 posti per una portata oraria di 2.400 persone e servirà l’omonima nuova pista di collegamento lunga 2.100 metri, per una superficie di circa 8,7 ettari. La stazione a valle della nuova cabinovia è prevista nelle immediate vicinanze dell’impianto già esistente Tre Cime I e l’investimento ammonta a 10,85 milioni di euro.
La nuova pista da sci sul versante altoatesino può essere realizzata solo in funzione del collegamento transfrontaliero e quando ci sarà il progetto per il tratto oltreconfine potranno essere rilasciati il provvedimento autorizzativo unico provinciale e la concessione edilizia per le opere in territorio altoatesino, ma prima dovrà essere presentata al Comitato ambientale una proposta rielaborata per le misure di compensazione ambientale, il cui importo viene stimato, come detto, in 200.000 euro. Tra queste misure vi sono il rimboschimento del contesto idrogeologico e la valorizzazione dell’habitat del fagiano di monte.
L’impianto di innevamento per la nuova pista da sci sarà collegato alla rete esistente, alimentata dal lago artificiale di Sesto. La derivazione massima dalla diga di Sesto sarà aumentata da 210 a 305 litri al secondo e potrà essere di al massimo 244.684 metri cubi per stagione invernale. La portata media del lago artificiale sarà aumentata da 16,3 a 23,6 litri al secondo. Un display posto sulla parete esterna della stazione di pompaggio consentirà di verificare le portate e l’utilizzo delle acque derivate potrà avvenire esclusivamente sul territorio italiano.
Tra le molteplici condizioni imposte dal Comitato ambientale c’è l’impiego di sementi autoctone per il rinverdimento d’alta quota e del manto erboso asportato. Le superfici dove si rendano necessari movimenti di terreno dovranno essere delimitate in modo preciso assieme alla Forestale prima dell’avvio dei lavori. Per la messa in sicurezza dei versanti, della pista e delle strade di accesso dovrà essere utilizzato materiale grossolano del posto, disposto a strati. Una volta terminate le opere, prima della messa in esercizio del nuovo impianto di risalita, la società gestrice Drei Zinnen Spa dovrà presentare richiesta di collaudo all’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.