Carlo Janka domina il superG di Jeongseon, secondo Christof Innerhofer
Su un tracciato pieno di trappole messo sul terreno dal responsabile della velocità azzurra maschile Alberto Ghidoni Janka ha sfiorato la perfezione commettendo solo una piccola imprecisione di linea sull’ultimo salto ma aveva accumulato talmente tanto vantaggio da bastargli per portare a casa la sua prima vittoria in superG, l’undicesima della sua carriera in Coppa del Mondo e la prima stagionale, nella specialità era stato secondo in Val Gardena il 16 dicembre 2009 e a Lake Louise il 28 novembre 2010. Per la Svizzera maschile è il primo successo di questo inverno, l’ultimo era stato proprio di Janka nella combinata di Wengen del 16 gennaio 2015.
Ma l’Italia gioisce ancora una volta perché dopo la piazza d’onore di ieri in discesa di Dominik Paris, oggi purtroppo uscito nella parte alta in uno dei cambi di direzione in volo di questa gara, arriva il secondo posto di Christof Innerhofer, anch’egli al primo podio stagionale, il 31enne di Gais è stato l’unico a rimanere sotto il secondo di distacco da Janka, 82 centesimi per la precisione, dimostrando che può adattarsi a qualsiasi pista e a qualsiasi neve e il primo che deve rendersene conto è proprio lui, un piazzamento tra i primi tre gli mancava dal secondo posto nella discesa di Lenzerheide del 12 marzo 2014, in superG è il quarto podio in Coppa per lui, l’ultima volta era stato terzo a Kitzbühel il 25 gennaio 2013 e non era mai stato secondo.
Secondo podio in carriera per l’austriaco Vincent Kriechmayr, secondo nel superG di Kvitfjell dell’8 marzo 2015 e oggi terzo a 1”06 da Janka. La Norvegia oggi manca la vittoria principalmente perché Kjetil Jansrud dopo il trionfo fi ieri in discesa ha voluto strafare ed è uscito nella parte alta ma Aleksander Aamodt Kilde col quarto posto odierno ha dimostrato che se arriva al traguardo può sempre competere per le prime posizioni. Quinto un altro azzurro, un Peter Fill mai forse così costante di rendimento nella sua carriera, sesto l’austriaco Romed Baumann davanti al connazionale Marcel Hirscher che dimostra di poter competere costantemente per le prime posizioni anche in questa specialità, il fuoriclasse del Salisburghese aumenta il suo vantaggio nella classifica generale a 134 punti sul norvegese Henrik Kristoffersen, l’altro Norge Aksel Lund Svindal è a 89 punti da Marcel ma ovviamente non può più contrastarlo perché infortunato.
Primo piazzamento tra i top ten per il francese Blaise Giezendanner, sceso col numero 39 e alla fine ottavo, nono l’austriaco Hannes Reichelt, decimo e undicesimo due bravi atleti come il tdesco Andreas Sander e lo sloveno Bostjan Kline, bene anche il francese Valentin Giraud Moine, dodicesimo e al miglior risultato in carriera. Tra quelli che sono finiti fuori oltre a Jansrud e a Paris c’è anche lo statunitense Andrew Weibrecht, non c’è nessun atleta a stelle e strisce nei primi venti, mentre Travis Ganong nella discesa di ieri si è fatto male al ginocchio ed è tornato a casa per esami più approfonditi. Gli altri azzurri: tredicesimo Mattia Casse, trentesimo Luca De Aliprandini, trentaquattresimo Emanuele Buzzi, trentottesimo Werner Heel, fuori Matteo Marsaglia che domani effettuerà dei controlli medici più approfonditi ma dalle prime radiografie sembra che non abbia niente di rotto. La Coppa del Mondo maschile, archiviato in modo molto positivo il weekend preolimpico, resta in Estremo Oriente trasferendosi dalla Corea del Sud al Giappone, per il gigante e lo slalom del prossimo weekend di Naeba, stazione sciistica della prefettura di Nigata dalla quale il Circo Bianco manca da ben 41 anni.