Roda: “La richiesta di rinvio di Cortina 2021 è stata una necessità”
Il presidente della FISI Flavio Roda in una conferenza online su Facebook ha parlato per la prima volta dei Mondiali di Cortina 2021 da quando l’Italia ha chiesto alla FIS il rinvio di un anno della rassegna iridata. Ma Roda ha toccato tanti altri argomenti, come la ripartenza degli allenamenti degli azzurri allo Stelvio a partire dal 1° giugno, il sostegno alle categorie giovanili e la composizione delle squadre azzurre di sci alpino, facendo anche un accenno polemico alle dimissioni di Roberto Saracco da allenatore dei gigantisti. Ecco in sintesi le parole di Roda.
Lo Stelvio è una necessità per ripartire, abbiamo fatto un accordo con la società degli impianti e con l’albergo Livrio per avere a disposizione un mese di preparazione. Abbiamo preparato un protocollo con la commissione medica per arrivare allo Stelvio in sicurezza dividendo gli atleti in due gruppi per tutelarli maggiormente. Ogni giorno allo Stelvio ci saranno 90 atleti, non solo dello sci alpino, compresi gli osservati. Gli atleti hanno fatto il lavoro atletico ma ora è il momento di tornare sulla neve e di farlo in sicurezza dato che la trasferta in Sudamerica è quasi impossibile farla perché il rischio è troppo grande. Tutti gli atleti arriveranno con mezzi privati e saranno sottoposti agli opportuni controlli fin dal mattino tutti i giorni. Riusciamo a fare questa operazione allo Stelvio grazie a Umberto Capitani e a una delibera apposita della Regione Lombardia.
Ci sarà un Covid-19 manager e tutti gli accorgimenti sanitari su cui stiamo ancora lavorando saranno validi anche per le categorie giovanili anche se il consiglio è di non ripartire subito con la neve ma con la preparazione nei camp estivi che piano piano riapriranno. Tra l’altro già i posti sui pulmini saranno inevitabilmente limitati. Per le misure economiche ci stiamo muovendo col governo e per le famiglie dei più piccoli ci saranno 1200 euro di contributo, mentre per i club la cifra andrà da 500 a 1600 euro. Voglio sottolineare che la federazione non ha dimenticato il mondo giovanile, anzi, gli diamo la possibilità di ripartire pur con tutti gli accorgimenti del caso.
E’ stato un anno particolare soprattutto nella parte finale della stagione ma abbiamo ottenuto grandi risultati in tanti sport diversi. Per quanto riguarda le squadre, si è cercato di dare più continuità possibile all’alto livello dandogli priorità e dando grande interesse all’attività giovanile a cui saranno fornite risorse importanti, per lo sci alpino a giorni ci sarà la commissione giovani che segnalerà eventuali atleti che non siano stati presi in considerazione. Per quanto riguarda il gigante maschile e le dimissioni di Saracco, che ha scelto modi e tempi sbagliati e non è stato corretto verso gli atleti, sarà data continuità al responsabile di settore Lorenzi. Nelle altre specialità sicuramente nelle fasce intermedie qualcuno è stato penalizzato ma chi è stato escluso, se dimostrerà il suo valore potrà essere inserito anche in corso d’opera.
Cortina 2021? Per noi è un evento importantissimo che deve dare il lancio d’immagine positiva alla nostra montagna. Si è lavorato duro per rifare il parterre e approntare le nuove piste, il risultato è stato di grande qualità. La cancellazione delle finali è stata un duro colpo e oltre al danno economico è mancata il test delle nuove piste come prova generale per i Mondiali. Nel consiglio federale di lunedì si è parlato di Cortina per più di due ore e mezza e lo spostamento che abbiamo chiesto diventa una necessità perché se l’evento venisse cancellato il prossimo febbraio sarebbe una tragedia per tutte le spese già effettuate dalla Fondazione e come garanzia dalla Federazione. La data di rinvio non è sicuramente l’ottimale perché arriverebbe subito dopo le Olimpiadi però riuscendo a promuoverlo bene potrebbe comunque suscitare interesse, soprattutto da parte delle televisioni, inoltre i due eventi andranno staccati come minimo da 15 giorni. Il presidente Kasper sapeva già da giorni le intenzioni dell’Italia, il 1° luglio ci sarà un consiglio FIS che parlerà solo di Cortina. La FIS sta anche valutando questo rinvio anche a livello di mancati introiti, se anche altre località chiedessero il rinvio dei propri Mondiali sarebbe un grosso problema per la federazione internazionale. Un possibile rinvio di Pechino 2022? Bisognerebbe chiederlo al presidente del CIO, da quello che so se non si facesse potrebbe essere annullato. L’anticipazione di Malagò non ha dato noia a nessuno perché tutti erano a conoscenza della nostra richiesta, tanto meno a me. Se la FIS approverà la nostra richiesta chiederemo di inserire nel calendario della Coppa del Mondo altre gare italiane, magari anche a Cortina per testare le piste. Abbiamo il supporto nelle nazioni più importanti come Austria, Svizzera, Germania, Stati Uniti, ma non è detto che questo basti ad accogliere la nostra richiesta, il peso maggiore a mio avviso l’avranno le televisioni ma in ogni caso nel voto del 1° luglio ci vorrà l’unanimità a favore della nostra richiesta”.
Foto: FISI Pentaphoto