Restyling profondo
E’ quello a cui è stato sottoposto il comprensorio di Chiesa Valmalenco grazie a una nuova seggiovia e alla recente funivia che parte dal paese. 60 chilometri di piste con la Thoeni come fiore all’occhiello. E per i più romantici, una notte in quota nella Snow Suite di Monica Conforti
Andiamo a fare due pieghe alla Sèsa? E’ la traduzione per i non valtellinesi che frequentano Chiesa Valmalenco, una delle stazioni sciistiche di maggior interesse in provincia di Sondrio, che nell’ultimo anno sta “rifacendosi il trucco”.
Nella passata stagione è stata realizzata una nuova seggiovia a quattro posti a sganciamento automatico, che dall’Alpe Palù arriva a Cima Motta per sveltire ulteriormente i tempi di attesa agli impianti nei giorni di pienone. Per questo nuova stagione, ci spiega Roberto Pinna, direttore del Consorzio, si punta soprattutto sull’accoglienza del turista. «Verrà sicuramente riproposta Snow Suite, che a dire il vero è stata lanciata quasi a fine stagione: consiste nel vivere un’esperienza unica sulla neve, dormendo in una suite costruita su un gatto delle nevi. Ideale per le coppie romantiche, dispone di letto matrimoniale, bagno privato, vasca per relax e una vista spettacolare. A ciò si aggiunge l’angolo bar con prodotti tipici, servizio “in gatto” per la prima colazione, trasporto in motoslitta fino alla Suite o verso i rifugi, dove si decide di cenare. Lo skipass direttamente in camera».
E poi se si è del gruppo “voglio essere il primo a lasciare le tracce sulla neve”….il gioco diventa facile.
Altra iniziativa, ci racconta Livio Lenati, direttore della Stazione Motta e delle piste di Chiesa, «è di creare un tracciato dedicato agli sci club in località Dosso, in modo da evitare malumori sia da parte dei giovani atleti sia dei turisti, che si vedono “ soffiare” una pista o parte di questa durante le competizioni».
La ski area
I comprensori dell’Alpe Palù dispongono di 60 chilometri di piste raggiungibili grazie alla modernissima Snow Eagle, una funivia di ultima generazione che con le sue cabine da 160 persone porta fino a quota 2080. Da qui si apre un “terrazzo” con vista sulle Alpi. Per coloro che non amano sbalzi forti di quota, si può scegliere di percorrere dal paese cinque chilometri di strada asfaltata fino ad arrivare a San Giuseppe, dove parte una nuova seggiovia quadriposto che in 8 minuti raggiunge l’Alpe Palù.
Il comprensorio è suddiviso in 10 chilometri di tracciati difficili (3 piste nere), 25 chilometri di media difficoltà (8 rosse) e altri 25 chilometri di piste facili (6 tracciati blu), servisti da una funivia, 6 seggiovie, 2 tapis roulant e un ascensore inclinato. La quota massima a cui arrivano gli impianti sono i 2.370 metri della Bocchel del Torno. Gli impianti d’innevamento programmato coprono il 40 per cento delle piste.
Gli amanti del “ circense” non devono perdersi il Palù Snow Park : un vero parco giochi che inoltre, grazie al sofisticato sistema Sport-Rfid, permette di rivedere in video le esibizioni dei vostri trick appena effettuati, che vi piacciano o no. Per gli scialpinisti vi sono linee di salita per tutti i gusti, come pure discese in “fresca” dove i freerider possono sbizzarrirsi. Sempre rimanendo sulla neve, Chiesa offre una vasta scelta di “slittate” sulle molte strade imbiancate che raggiungono le quote più alte della Valmalenco.
Relax in pista
A Valmalenco non manca un ampio ventaglio di proposte dedicate alla ristorazione: sarà la lunga tradizione enogastronomica che contraddistingue la zona, ma fermarsi a godersi il sole e assaggiare qualche prelibatezza locale riesce a tentare anche i più fanatici dello sci “total”. A Cima Motta sosta al Sasso Alto (bellissima la vista), mentre per chi si sta godendo la nera che dal Motta scende al Palù ci sta una birra al Rifugio Motta. Sul tracciato della rossa che collega Palù a Barchi val la pena fermarsi a Penna Bianca.
E finito di sciare?
Le cose da fare non mancano. Da un giro in paese alla scoperta di negozi e prodotti tipici a una nuotata in una piscina delle piscine più moderne e attrezzate della provincia. Bar e ristoranti sono ovunque, pronti ad accogliere gli sciatori fra musica e relax.
www.sondrioevalmalenco.it
La pista Top
Al mitico Gustav Thoeni è stata dedicata nel 1996 l’omonima pista. Ce la racconta nel dettaglio Lenati, il direttore delle piste.
Da Cima Motta, a circa 2330 metri, il tracciato si snoda fino al Rifugio Scercen, circa 450 metri più in basso. La Thoeni ha un’esposizione nord-ovest e per questo motivo dispone sempre di ottima neve naturale, ma attenzione perchè nell’ultima parte si potrebbe incontrare del ghiaccio.
Si parte in un ambiente aperto, senza troppe difficoltà; dopo pochi metri due S lunghe e divertenti vogliano a far correre gli sci. Da qui si arriva al primo muro, la pendenza varia dai 55 ai 60 gradi per circa 300 metri: vista la posizione aperta della prima parte anche i meno capaci trovano da divertirsi senza alcun problema.
Si riprende con pendenze più morbide, sui 35 gradi, fino a raggiungere un pianoro con una contropendenza che porta nel bosco. Eccoci alle prese con tre “panettoni” lunghi in sequenza, con pendenze fino al 50 per cento, che immettono in un falsopiano che costeggia un lago ghiacciato, poi il muro finale. Duecento metri con una pendenza del 70 per cento che ci catapulta direttamente alla partenza della seggiovia. E qui l’acido lattico si fa sentire…