Un crocevia di emozioni
All’interno del Sellaronda, collegata alla Marmolada e al tour della Grande Guerra, Arabba è un punto nevralgico per lo sci. Ma anche una meta gourmet di Chiara Todesco
Quando si percorre il Sellaronda e si arriva ad Arabba si guarda all’insù, sospirando: è arrivato il momento di divertirsi sulle magnifiche piste di Porta Vescovo, come la Fodoma, o di fare una sciata sulla mitica pista che scende dalla Marmolada. Da qui, poi, ci si collega al Giro della Grande Guerra: lo skitour storico che ripercorre il fronte dolomitico lungo il quale si scontrarono, tra il 1915 e il 1917, austriaci e tedeschi da una parte e italiani dall’altra.
A proposito del Sellaronda, gli sciatori hanno a disposizione la telecabina a 8 posti Portados: l’impianto, inaugurato nel 2016, non arriva in cima a Porta Vescovo e rende quindi più agevole e veloce l’itinerario, permettendo ai meno esperti di percorrere il giro dei “quattro passi” senza affrontare il muro in vetta. Mentre i più allenati potranno godersi l’intera discesa, finalmente libera dal traffico di chi predilige la sciata turistica, per poi proseguire indisturbati verso le due piste più spettacolari del comprensorio, la Sourasass e la Fodoma. Da non dimenticare, infine, Arabba Fly, la seggiovia che permette di attraversare comodamente il paese senza doversi caricare gli sci in spalla.
Porta Vescovo, discese infinite
La neve qui non manca mai. L’altitudine del comprensorio e l’esposizione dei tracciati consentono di tirare le prime curve già da fine novembre e di andare avanti fino a primavera inoltrata.
Arabba conta 62 chilometri di piste, che fanno parte del Dolomiti Superski; quelle di Porta Vescovo sono comprese tra i 1.602 metri del paese di Arabba e i 2.538 metri di Forcella Europa: a disposizione ci sono 11 discese (per un totale di 22 chilometri, di cui la quasi totalità a innevamento programmato) e 8 moderni impianti di risalita. La pendenza massima è del 50 per cento, con dislivelli fino a 800 metri.
Godersi le nere di Arabba è una grande emozione e per questo la stazione sta sviluppando una sorta di “Social contest” che spinge gli sciatori a percorrere tutte le piste nere durante il loro transito in zona per poi confrontare le performance.
Orizzonti infiniti
I panorami, questi protagonisti! Da Arabba parte sia la telecabina Europa, la cui stazione intermedia è il punto di transito per la Marmolada, sia il moderno Funifor, che arriva a Porta Vescovo, a 2.478 metri di quota: un paradiso per gli sciatori ma anche un autentico posto in prima fila (tra l’altro accessibile anche a piedi) per godersi lo spettacolo unico del ghiacciaio della Marmolada. Guardando verso nord, la visuale si apre, invece, sulla Val Badia e sul massiccio del Sella, che culmina nella piramide del Piz Boè.
Gli appuntamenti da non perdere
Tanti sono anche gli eventi di questa stagione invernale.
Neve e cucina si uniscono con il Pizza Party, che si gusta tutti i venerdì al bar del rifugio Luigi Gorza, dalle 19 alle 22.30: in tavola grandi pizze da condividere con gli amici o le proposte del menù snack, da accompagnare con un aperitivo o con una birra. Emozionante è la salita notturna in funivia, la bellezza del cielo stellato d’alta quota e l’immancabile dj set.
Ogni martedì sera, invece, si può cenare in quota al Rifugio Burz salendo con il gatto delle nevi, mentre tutte le domeniche pomeriggio si balla, scarponi ai piedi, sulla terrazza del rifugio con dj set.
Altro appuntamento da segnare in agenda, è il gran galà di Capodanno al rifugio Luigi Gorza, dove assaggiare le prelibatezze dello chef Ivan Matarese: aperitivo di benvenuto intorno al falò e a seguire un menù con piatti della tradizione rivisitati in chiave gourmet. Si brinda al nuovo anno e si balla fino a tarda notte.
Novità in pista
Porta Vescovo: ammodernamento e potenziamento dell’impianto di innevamento programmato.
Zona Pordoi: ampliamento dell’impianto di innevamento programmato in zona Belvedere.
Zona Bec de Roces: potenziamento dell’impianto di innevamento sulla pista Avoie.
Zona Passo Campolongo: implementazione del parco macchine del sistema di innevamento programmato.
Zona Padon alla Marmolada: realizzazione di cannoni Gaz-ex a protezione della pista Padon 1.
BOX: Cucina gourmet in quota
Uno dei fiori all’occhiello di Arabba è la cucina d’alta quota: il
Ristorante Viel dal Pan e l’omonimo Bistrot, entrambi all’interno del Rifugio Gorza, si distinguono per la loro offerta e per i piatti a cinque stelle. Un posto magico, a 2.478 metri di altezza, che si raggiunge con il Funifor di Porta Vescovo, dove tra tanti piatti golosi ci si gode lo spettacolare panorama sulla Cima della Marmolada e sul Piz Boè. Il Viel dal Pan conta solo dieci tavoli per un’esperienza gastronomica unica. In cucina, lo chef Ivan Matarese, con la sua cucina di ricerca, fatta di accostamenti inediti e sorprendenti.
Sempre suoi sono i piatti serviti sulla terrazza panoramica del Bistrot, affacciata sulle piste del comprensorio e sul ghiacciaio della Marmolada: si va dalla selezione di formaggi serviti con miele, composte e pane ai fichi, alla tartare di cervo, dalle fumanti zuppette del giorno alle coscette fritte di quaglia. Un menù che si rinnova di mese in mese.
Gli altri rifugi in cui vale la pena fare una sosta per gustare qualcosa di tipico e delizioso, sono il Burz, il Bec de Roces, il Plan Boè, ognuno caratterizzato dal proprio stile e da proposte di ottima qualità.
Per soste golose e aperitivi in località Pescoi, c’è la Cesa da Fuoch, un rifugio a pochi passi dalla stazione intermedia della telecabina: qui protagonista è la grande cucina a vista, aperta a tutte le ore, dove si può scegliere tra grigliate, pizza o pasta fatta in casa, riscaldati dal fuoco dei grandi camini.
Info: arabba.it
dolomitiportavescovo.it