Tina Weirather dice basta
La campionessa del Liechtenstein Tina Weirather, figlia di Hanni Wenzel, una delle più grandi sciatrici di tutti i tempi, e dell’austriaco Harti Weirather, campione del mondo di discesa a Schladming 1982, ha annunciato in un video su Instagram di salutare il Circo Rosa dopo 15 anni di grande carriera, fatta di tanti infortuni ma anche di tanti grandi traguardi raggiunti. come per esempio le due coppe di superG vinte nel 2017 e nel 2018.
“Oggi sono ufficialmente ritirata e pensionata. E’ stato un percorso emozionante, un’avventura di una vita. Tutto ciò che sono oggi, lo sono per merito dello sci. 15 anni dopo la mia prima gara di Coppa del Mondo, posso dire senza rimpianti di aver dato il massimo” scrive Tina a commento del lunghissimo video di quasi 10 minuti che ha postato e che potete guardare qui sotto.
Nata il 24 maggio 1989 a Vaduz, talento cristallino fin da ragazzina (e non poteva essere diversamente con due genitori come i suoi) tanto da vincere il gigante al Trofeo Topolino nel 2002 e nel 2004, esordisce in Coppa del Mondo, nel gigante di Soelden del 22 ottobre 2005, ma il 30 gennaio dello stesso anno aveva partecipato, a soli 15 anni e 8 mesi, alla sua prima edizione dei Mondiali seniores, classificandosi trentunesima nel superG di Santa Caterina Valfurva, inoltre disputò la discesa e il superG dei Giochi di Torino 2006. Ha conquistato i suoi primi punti in Coppa il 15 dicembre 2006, classificandosi ventiduesima nella combinata di Reiteralm, sempre in combinata e sempre in Austria, ad Altenmarkt Zauchensee, si classificò ottava il 14 gennaio 2007.
Ai Mondiali juniores è stata oro in gigante nel 2006, oro in discesa e argento in superG e in gigante nel 2007 e argento in gigante nel 2009. Una predestinata assoluta insomma, ma di fatto non poté quasi mai competere seriamente per la Coppa del Mondo assoluta a causa di una serie incredibile di infortuni: fino al 2011 fu operata per ben sette volte ai legamenti delle ginocchia. Una serie di disavventure che avrebbero stroncato chiunque, non Tina, che malgrado abbia dovuto saltare i Mondiali del 2009 e del 2011 e le Olimpiadi del 2010 non ha mai mollato e non ha mai perso il suo sorriso, a testimonianza di una passione per lo sci che l’ha sempre fatta andare avanti come se nulla fosse.
Appena gli infortuni cominciarono a lasciarla in pace, arrivò il suo primo podio, il secondo posto nella discesa di Lake Louise del 2 dicembre 2012, il 1° marzo 2013 conquistò anche la sua prima vittoria, nel superG di Garmisch-Partenkirchen. Di gare di Coppa del Mondo ne ha vinte 9, 7 in superG tra il 2013 e il 2018, 1 in gigante in Val d’Isere il 22 dicembre 2013 e 1 in discesa, ancora a Garmisch-Partenkirchen, il 7 marzo 2015. Comprese le vittorie, i podi sono stati 41: 14 in discesa, 21 in superG e 6 in gigante. Ma soprattutto nel 2017 e nel 2018 ha vinto per due volte di fila la coppa di superG, nella cui graduatoria era stata terza nel 2014 e seconda nel 2016 e ancora terza nel 2019. In quella di discesa è stata seconda nel 2012 e terza nel 2018, in quella di gigante quinta nel 2016, mentre nella classifica generale è stata sei volte tra le top 10 e come miglior risultato ha conquistato un quarto posto nel 2016.
Ai Mondiali, che è riuscita a tornare a disputare nel 2013 dopo un intervallo di sei anni, ha vinto l’argento in superG a St. Moritz 2017 dopo che due anni prima aveva sfiorato la medaglia in gigante a Vail/Beaver Creek finendo quarta a soli 6 centesimi dl podio. Addirittura doppio, dodici anni, l’intervallo di tempo che ha dovuto attendere per partecipare alla sua seconda Ollimpiade: oltre a Vancouver 2010 infatti dovette saltare anche Sochi 2014, dove era stata portabandiera del Liechtenstein, per un infortunio alla tibia in allenamento che le fece oltretutto finire anzitempo la stagione quando era seconda dietro a Maria Riesch nella classifica generale di Coppa del Mondo vinta poi da Anna Fenninger, in quel momento terza. A PyeongChang 2018 arrivò finalmente la sospirata medaglia a cinque cerchi, il bronzo nel superG, mentre in discesa fu ancora quarta.
Nelle ultime due stagioni c’è stata una lenta decrescita di risultati, anche se nel 2018-2019 riuscì ad arrivare altre tre volte sul podio in superG, mentre in quella conclusasi in anticipo di fatto un mese fa non è andata al di là di un quinto posto nel superG di Bansko, suo 96° piazzamento top ten in Coppa del Mondo. L’avvisaglia di un possibile ritiro arrivò quando l’8 febbraio non si presentò al cancellato di partenza della discesa di Garmisch-Partenkirchen, per paura del fondo troppo ghiacciato, su una pista dove aveva vinto due volte ed era salita altre quattro volte sul podio. Purtroppo questa avvisaglia oggi è diventata realtà.
Tina ha disputato la sua 222a e ultima gara di Coppa del Mondo il 29 febbraio, finendo quattordicesima nel superG di La Thuile. L’anno scorso è stata nominata ambasciatrice dell’UNICEF per il Liechtenstein e la Svizzera, nazione con la cui squadra femminile si è allenata praticamente da sempre. Sorridente, simpatica, gentile e disponibile: Tina è un personaggio molto positivo, che mancherà tantissimo al mondo dello sci e ai suoi appassionati.
Foto: Colmar Pentaphoto