Maurberger quinto a Schladming in una gara folle, trionfa Kristoffersen
Quarto trionfo sulla Planai di Schladming per Henrik Kristoffersen che trionfa con 34 centesimi su Alexis Pinturault e 83 su Daniel Yule, quarto Clement Noel autore di una rimonta incredibile dalla trentesima posizione, quinto Simon Maurberger nettamente al miglior risultato della carriera, sesto Alex Vinatzer. Marco Schwarz, primo a metà gara, è uscito alla settima porta della seconda manche.
Una gara incredibile quella sulla terribile pista della località della Stiria: Noel, partito per primo avendo chiuso trentesimo la prima manche per un errore quasi fatale alla terza porta, è andato vicinissimo a eguagliare il record di posizioni recuperate dalla trentesima, che in slalom appartiene a Mattias Hargin, da trentesimo a terzo a Zagabria il 6 gennaio 2011. Naturalmente ha fatto il miglior tempo parziale ma il podio non è arrivato per soli 16 centesimi, sul gradino più basso si è infatti installato Yule, il trionfatore di Madonna di Campiglio, Schwarz invece non sfata ancora la maledizione dello slalom dove è salito cinque volte sul podio senza mai vincere.
Davanti a tutti però ci sono i duellanti per la Coppa del Mondo più pronosticati a inizio stagione. Per Kristoffersen, che nella graduatoria di specialità ha 57 punti di vantaggio su Yule e nella generale ne ha 119 su Pinturault, è al 21° trionfo in Coppa del Mondo, il terzo stagionale, il 17° in slalom, il secondo stagionale dopo quello di Levi e il quarto, come detto, sulla Planai, dove vinse la sua prima gara nel Circo Bianco nel 2014 e poi si ripeté nel 2016 e nel 2017, e poer lui sono 61 piazzamenti totali nei primi tre. Va detto che lo scandinavo si è salvato miracolosamente alla settima porta della seconda manche e ha poi innestato il turbo per andare a prendersi il successo. Per Pintu i podi in Coppa sono 59, 8 in slalom, due stagionali dopo il successo in Val d’Isere.
Capitolo Italia. Col terzo tempo di manche Maurberger è risalito dalla quattordicesima posizione recuperandone nove e migliora di gran lunga il decimo posto di Zagabria di 23 giorni fa. Incredibile quello che è successo a Vinatzer, “anticipato” sul traguardo da una “signora” in costume da bagno e giacca a vento con un cartello in memoria di Kobe Bryant, la stessa che fece un’invasione di campo in Champions League e che è moglie di un proprietario di siti porno, che ha fatto scattare la fotocellula ben prima che lui arrivasse, quasi sette decimi. Preferiamo non commentare oltre dicendo solo che è inaccettabile che continuino ad accadere episodi come questo o come quello in Alta Badia, quella volta addirittura da parte di un addetto ai lavori.
Settimo si è piazzato lo svedese Kristoffer Jakobsen, ottavo il britannico Dave Ryding, nono il norvegese Sebastian Foss Solevaag ex-aequo con lo svizzero Ramon Zenhaeusern. Undicesimo e secondo miglior tempo parziale per il norvegese Jonathan Nordbotten, dodicesimo il 40enne francese Julien Lizeroux. Gli altri azzurri: ventesimo Tommaso Sala mentre Stefano Gross, decimo a metà gara, è scivolato lungo disteso sul muro finale.